Virtus-Tercas, si vince con la testa

28 Febbraio 2010

Per i due coach sarà una sfida sul piano mentale

TERAMO. E’ tutta una questione di testa, per la Virtus Boogna come per la Banca Tercas Teramo. Il coach delle V nere Lino Lardo chiede alla squadra la massima concentrazione, non solo per timore degli avversari, ma soprattutto per evitare quel senso di appagamento e l’inevitabile stanchezza che l’aver disputato la finale di Coppa Italia e le due partite precedenti, tutte molto dispendiose sul piano fisico e mentale, possono aver lasciato nelle gambe dei suoi.

Dall’altra parte il coach dei biancorossi Andrea Capobianco chiede la stessa cosa: grande forza mentale perché contro una Virtus così in forma, che proprio in Coppa Italia si è espressa ai suoi massimi livelli in questa stagione, non si può non rimanere concentrati fino all’ultimo secondo se si vuole avere qualche chance di vittoria. «In questo incontro avrà grandissima importanza la forza mentale», le parole di Capobianco, «che deve spingerci ad essere sempre concentrati al massimo, visto che Bologna è brava a comandare i ritmi e a punire ogni errore».

Del resto cosa è mancato finora al Teramo rispetto alla precedente stagione (a parte ogni considerazione sulla differente qualità dei roster)? Quel guizzo vincente che lo scorso campionato è spesso venuto fuori, un guizzo che solo una grande concentrazione può dare a una squadra che ha sempre perso per una manciata di punti.

E si dovrà impostare una gara tatticamente molto accorta: «Una delle loro caratteristiche», dice ancora Capobianco, «è distribuire i punti sia negli spazi interni che in quelli perimetrali, così come concludere con la stessa efficacia in contropiede in 5 secondi o con un tiro allo scadere dell’azione. Dovremo essere bravi a difendere sui 24 secondi sempre con la stessa attenzione, a chiudere il gioco sui pick and roll, quello in uscita dai blocchi e quello in post basso, sia di Maggioli e Fajardo che di Moss, bravo a capitalizzare le situazioni di mismatch».

Per quanto riguarda l’attacco, aggiunge il coach, «l’obiettivo è giocare con uguale intensità di fronte ai continui cambi di difesa che la Virtus applica sistematicamente, senza fermare la palla ma provando a prendere vantaggio per poi mantenerlo e concretizzarlo con le corrette spaziature».