Matteo Ciofani, questa sera in campo contro la Cremonese, sfiderà anche il fratello Daniel

PESCARA-CREMONESE / STASERA (ORE 21)

Zauri: io e Baroni? Smisi dopo aver parlato con lui

Il tecnico svela il retroscena del 2014: velocizzò il mio approdo in panchina

PESCARA. Un altro tabù da infrangere. Finora Luciano Zauri ha espugnato campi tradizionalmente ostici per il Pescara (Ascoli, Cosenza ed Empoli) e stasera contro la Cremonese il tecnico proverà a centrare un’altra piccola impresa: il tris di vittorie consecutive. L’ultima volta risale alla stagione 2015-16, quando i biancazzurri di Massimo Oddo, promossi in A al termine dei play off, ne collezionarono addirittura cinque battendo Como, Avellino, Cesena, Spezia e Brescia dalla 34ª alla 38ª giornata. In quella stagione trionfale Zauri era un collaboratore di Oddo e oggi vorrà togliersi una soddisfazione da attore protagonista. Dopo i successi contro Pisa ed Empoli, sulla strada del Delfino ci sono i grigiorossi di Marco Baroni, l’ex con il dente avvelenato che arrivò in riva all’Adriatico nell’estate del 2014, proprio quando Zauri chiuse la carriera di calciatore. In realtà fu il colloquio tra i due a segnare il futuro dell’attuale tecnico del Delfino. In pratica Baroni gli fece capire che la sua presenza non sarebbe stata indispensabile e a quel punto Zauri accettò di guidare la Berretti biancazzurra. Lo stesso Zauri racconta il retroscena.

Luciano Zauri

«In quei giorni non avevo ancora deciso il mio futuro», dice il 41enne marsicano, «poco prima di accettare l’incarico alla Berretti ho parlato con Baroni per capire se c’era la possibilità di giocare ancora, ma poi non si è fatto più nulla. Mi ha fatto ritirare lui? Beh (ride, ndc), diciamo che dopo quell’incontro ho velocizzato l’inizio di nuova carriera». Dunque, nessun rancore, ma tanta voglia di superare un ostacolo durissimo. «La Cremonese è forte e ha le carte in regola per occupare i primi posti. Finora ha avuto problemi, tant’è che è stato cambiato l’allenatore, e ora sta provando a superarli». Dopo aver battuto due big (Benevento ed Empoli) il Pescara prova a superare un’altra prova da grande. «Sono tutti esami, noi stiamo cercando la nostra dimensione. Veniamo da una serie positiva e vogliamo continuare così». Sarà fondamentale tenere questo ritmo per arrivare alla sosta invernale tra le prime della classe, poi dal mercato potrebbero arrivare correttivi per potenziare l’organico. «Non ho ancora parlato con la società, a gennaio la mia priorità sarà capire chi vorrà andare a giocare. Se uscirà qualche calciatore faremo qualcosa per rimpiazzarlo».
Le scelte. Zauri dovrebbe confermare il 4-3-2-1, anche se in settimana ha provato pure la difesa a tre (3-5-2 o 3-4-2-1), forse per tentare di limitare il potenziale offensivo della Cremonese. «Non credo di cambiare sistema di gioco», commenta Zauri che però si riserva opzioni da utilizzare magari in corso d’opera, «Ciofani e Ceravolo non hanno bisogno di presentazioni. La strategia per fermarli? I giocatori bravi non si possono annullare, però è possibile limitarli. Ciofani, ad esempio, va portato fuori dall’area di rigore dove può essere letale, invece Ceravolo si sa muovere bene su tutto il fronte d’attacco. Di certo servirà una fase difensiva accorta». Assenza pesantissima in mediana, dove non ci sarà Palmiero per infortunio e al suo posto dovrebbe giocare Kastanos. Al suo fianco Memushaj e Crecco, in vantaggio su Busellato che non è al top. In attacco fiducia a Borrelli che verrà supportato da Machìn e Galano. «Borrelli sta giocando bene, ma fortunatamente ho a disposizione anche Maniero e Brunori che sono calciatori affidabili». Il bel gioco espresso nelle ultime gare lascia presagire un aumento del numero di spettatori. «Sarei contentissimo di vedere una bella cornice di pubblico».

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