Accusa l’ex di furti sul posto di lavoro: rinviata a giudizio 

La donna di 50 anni finisce a processo accusata di stalking Secondo la Procura, ha inviato lettere false per vendetta

TERAMO. Alla fine di quella relazione sentimentale non si era mai rassegnata. E, molto probabilmente, da quando aveva saputo che l’ex aveva una nuova compagna la sua sete di vendetta era aumentata. Così, oltre a pedinamenti e telefonate varie, secondo l’accusa avrebbe scritto due lettere anonime al datore di lavoro del suo ex incolpando l’uomo di furti, nella realtà mai avvenuti, all’interno dello stabilimento.
Lei, una cinquantenne teramana, ha sempre respinto ogni accusa, ma ora ci sarà un processo ad accertare la verità. Almeno quella giudiziaria. Così ha stabilito il gup Marco Procaccini che nei giorni scorsi ha rinviato la donna a giudizio per atti persecutori , minacce e calunnia.
La vicenda risale agli ultimi mesi del 2019. Secondo la ricostruzione fatta dall’accusa in quel periodo l’uomo, che ormai da un anno aveva interrotto la relazione sentimentale con la 50enne, avrebbe iniziato a ricevere le prime telefonate della donna. Inizialmente solo qualche chiamata, ma con il passare dei giorni il numero sarebbe aumentato a tal punto che l’uomo, un 55enne teramano, sarebbe stato costretto a cambiare utenza telefonica.
A questo punto, sempre secondo l’accusa, la donna avrebbe iniziato a seguirlo:pedinamenti sia a piedi e sia in macchina. In più occasione, infatti, l’uomo avrebbe notato la donna davanti alla sua abitazione, all’esterno del posto di lavoro e anche in prossimità di alcuni locali pubblici da lui frequentati in compagnia della nuova compagna . Tutto sarebbe andato avanti fino all’episodio delle lettere.
Secondo l’accusa, infatti, sarebbe stata la donna ad inviare al datore d lavoro dell’uomo due lettere anonime in cui si accusava il 55enne di alcuni furti di denaro che sarebbero avvenuti all’interno dello stabilimento (episodi nella realtà mai registrati). Accuse, dunque, rivelatesi infondate ma che, sostiene sempre l’accusa, avrebbero «procurato alla parte offesa un continuo stato di ansia». Dopo l’episodio delle lettere arrivate in azienda l’uomo ha presentato una denuncia contro la donna e, a questo punto, sono scattate le indagini concluse con un rapporto inviato in Procura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA