Alba Adriatica: dormono e mangiano in hotel ma non pagano mai il conto

Madre e figlio denunciati dai carabinieri: secondo l’accusa avrebbero truffato tre alberghi. Si presentavano dicendo che avevano la casa in ristrutturazione e sparivano al momento di saldare

ALBA ADRIATICA. Dormire e mangiare a scrocco passando da un albergo all’altro. Madre e figlio (lei 70enne, lui 35enne) sarebbero andati avanti così per diverse settimane con la scusa di avere la casa inagibile per dei lavori di ristrutturazione. Ma le loro insolvenze, alla fine, sono state scoperte dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata diretti dal luogotenente Mario De Nicola che hanno raccolto la denuncia del titolare di una struttura alberghiera di Ancarano truffato dai due andati via senza pagare.

Ma la stessa coppia avrebbe colpito anche a Civitella del Tronto, secondo quanto raccolto nella denuncia dai carabinieri della locale stazione, e a Corropoli. I titolari della struttura corropolese, però, non hanno ancora presentato denuncia. I due clienti sono stati denunciati per insolvenza fraudolenta e per di più è stata loro sequestrata l’autovettura. Infatti la loro vecchia utilitaria, una Fiat Punto, era sprovvista di copertura assicurativa. I carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, coordinati dal maggiore Emanuele Mazzotta, dopo aver raccolto elementi utili per avviare le indagini hanno cercato di seguire gli spostamenti dei due denunciati fino a quando la pattuglia non li ha individuati al bivio di Corropoli, fermi ad un parcheggio.

A quel punto i militari sono intervenuti disponendo il fermo amministrativo del veicolo perchè senza polizza assicurativa. Secondo i carabinieri, madre e figlio, entrambi residenti ad Alba Adriatica, avrebbero colpito in più occasioni. All’albergatore di turno raccontavano di avere la casa inagibile perché in ristrutturazione. Con la scusa di avere muratori nella loro abitazione albense cercavano una stanza di albergo dove dormire ed un ristorante attiguo in cui mangiare. A seconda delle strutture, i due congiunti stavano da qualche notte a qualche settimana.

Quando arrivava il momento di saldare, poi, con la scusa di dover andare a prelevare i soldi per pagare il conto sparivano lasciando debiti per diverse centinaia di euro. Non da perfetti sconosciuti, ovviamente, avendo dovuto comunque presentare documenti per la registrazione. Documenti risultati non contraffatti e che sono risultati utili per le indagini. Dal numero di targa della loro macchina le forze dell’ordine sono riusciti a rintracciarli e hanno visto che la vecchia utilitaria con cui giravano in lungo e in largo per la Val Vibrata era senza assicurazione. L’auto è stata individuata e fermata. L’indagine è ancora in corso e non è escluso che i due possano essere accusati anche di altri episodi. Per ora i carabinieri procedono per insolvenza fraudolenta.

Alex De Palo

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