Alba, in pieno centro spunta il cimitero delle palme infette

ALBA ADRIATICA. Tra le palme da cartolina di Alba Adriatica «ad oggi l’invasione del punteruolo rosso è sotto controllo», così dice il consigliere comunale delegato alla manutenzione Marco Tribuiani....

ALBA ADRIATICA. Tra le palme da cartolina di Alba Adriatica «ad oggi l’invasione del punteruolo rosso è sotto controllo», così dice il consigliere comunale delegato alla manutenzione Marco Tribuiani. Questo mentre scoppia la polemica sul cimitero di palme che campeggia in via Dalmazia, ad un passo dal centro città. Nonostante l’ordinanza comunale obblighi alla distruzione delle piante infette dal terribile coleottero, infatti, per settimane alcune palme colpite sono state lasciate lì, in un terreno sgombro e sul ciglio della strada. Il tutto senza alcun tipo di precauzione per evitare la diffusione del punteruolo che le ha mangiate e che ha depositato le proprie larve all’interno dei tronchi. «I possessori delle piante devono sottostare alle norme di smaltimento del fogliame e alla potatura e distruzione delle stesse. La distruzione deve avvenire per triturazione, cippatura e imbavaglio delle restanti parti del vegetale, tramite film plastici a tenuta e dove smaltirli», scriveva nei giorni scorsi Risveglio Albense sui social network, chiedendosi se l’ufficio manutentivo del Comune fosse a conoscenza della situazione in via Dalmazia. Nelle stesse ore, però, il grosso dei tronchi spariva dal terreno in via Dalmazia, lasciando spazio ad una montagna di rami che ancora oggi campeggia, desolante, sul bordo della carreggiata. Il cimitero di palme, polemica a parte, è un segnale di quanto sia stata dura la guerra contro il punteruolo rosso rilanciata dal Comune dopo l’estate scorsa. Una decina le palme pubbliche che sono sparite dal paesaggio del lungomare, molte di più quelle trattate per salvarle. «Fortunatamente, il coleottero si è fatto vedere meno sul lungomare rispetto alle vie interne», commenta Tribuiani, che aggiunge: «Per ora abbiamo la situazione sotto controllo, ma è difficile prevedere se il punteruolo tornerà a diffondersi: per questo, a marzo ripartiremo con il trattamento preventivo».

Luca Tomassoni

©RIPRODUZIONE RISERVATA