il blitz

Alcol ai minorenni, multati due baristi nel teramano

Dopo i drammatici fatti alla discoteca Cocoricò, i carabinieri dei Nas ispezionano i locali della costa

TERAMO. In questo Paese che tutto centrifuga e troppo anestetizza, solo le tragedie fanno gridare allo scandalo. Come quella di un ragazzo di 16 anni che muore in discoteca stroncato dall’ecstasy. Questa volta la portata emotiva non è scesa: dopo che il questore di Rimini ha chiuso per quattro mesi la discoteca Cocoricò di Riccione, i controlli sono scattati in tutta Italia. Non solo per la droga, ma anche e soprattutto per l’alcol per cui ormai da anni esiste il divieto di vendita e somministrazione ai minorenni. E in questo contesto arrivano i primi risultati del servizio di vigilanza scattato sulla costa teramana: due baristi di altrettanti stabilimenti balneari della costa vibratiana la notte scorsa sono stati sanzionati dai carabinieri per aver somministrato bevande alcoliche a due sedicenni. La legge, in questi casi, prevede sanzioni amministrative fino a mille euro. I due dovranno pagare 500 euro ciascuno.

E sono controlli destinati a proseguire e intensificarsi quelli che i carabinieri del Nas di Pescara, diretti dal capitano Domenico Candelli, insieme a quelli della compagnia di Alba Adriatica, attualmente coordinati dal capitano Raffaele Iacuzio (in procinto di lasciare l’incarico per altra destinazione), in questi giorni hanno avviato sulla costa teramana, in particolare proprio nei locali e negli stabilimenti balneari in cui i giovanissimi si ritrovano per sentire musica e ballare fino a notte fonda. Militari in borghese che si fingono clienti proprio per meglio osservare ed entrare in azione al momento opportuno.

Come successo nella notte tra venerdì e sabato quando i militari del Nas e quelli di Alba hanno sorpreso due baristi somministrare bevande alcoliche ad altrettanti ragazzini minori di 18 anni. Ma nessuno dei sue baristi ha chiesto ai ragazzi di esibire i documenti d’identità prima i somministrare alcol. La normativa prevede sanzioni amministrative da 250 a mille euro a chiunque venda o somministri bevande alcoliche ai minori di anni 18. Se il fatto è commesso più di una volta si rischia la chiusura fino a tre mesi.

I controlli naturalmente proseguono su tutta la costa e toccheranno tutti i locali. La verifica delle normative che riguardano la somministrazione delle bevande ai minori è il principale ma certamente non l’unico obiettivo dell’attività dei militari del Nas che, tra le proprie competenze specifiche, provvedono a stabilire anche il rispetto delle norme igienico sanitarie dei locali, soprattutto nei periodi di sovraffollamento come quello estivo quando il numero dei frequentatori aumenta notevolmente.

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