Alluvione, arrivano 12 milioni

Provincia, partiti quasi quaranta appalti per rifare le strade più rovinate

TERAMO. Una boccata d'ossigeno per le martoriate strade provinciali. L'assessore provinciale alla viabilità Elicio Romandini annuncia l'avvio di 37 appalti per le riparazioni più urgenti nelle strade. Non solo: annuncia che con tutta probabilità arriveranno 2 milioni di fondi straordinari stanziati dal ministero delle Infrastrutture per le tre maggiori emergenze post-alluvione. E che, sempre entro ottobre, la Regione rispolverando i residui di vecchi Fas, sbloccherà 10 milioni a parziale ristoro (destinati non solo alla Provincia, ma anche a Comuni e aziende) dei danni dell'alluvione.

LE MANUTENZIONI. Sono stati già banditi e in via di assegnazione definitiva (in un paio di casi i lavori sono stati già eseguiti) 30 appalti relativi ad altrettanti interventi di manutenzione straordinaria delle strade, inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche della Provincia. Altri 7 interventi, per 500mila euro, sono stati assicurati con i ribassi d'asta. "Era dal 2004 che la Provincia non stanziava fondi propri per la manutenzione delle strade", ha commentato Romandini, "e nonostante le difficoltà date dai debiti che ci ha lasciato la precedente giunta e i minori trasferimenti statali, abbiamo deciso di accendere un mutuo di 3 milioni con la Cassa depositi e prestiti. Dovremo fare a meno di 150-200mila euro all'anno nella spesa corrente per 20 anni. Ma sono interventi indispensabili per cui peraltro, se avessimo aspettato ancora, avremmo dovuto spendere molto di più, in un secondo tempo". Il primo intervento, già avviato, è sulla Castelli-Castel Castagna: i lavori si concluderanno probabilmente entro il 25 ottobre. In ogni caso Romandini conta di terminare tutti gli appalti entro fine anno, se il tempo sarà clemente.

IL POST ALLUVIONE. L'opera più urgente in assoluto è la ricostruzione del ponte di Floriano, sul Salinello. Il 7 ottobre sarà aggiudicata la gara per eseguire il primo lotto di lavori, da 817mila euro. Nei successivi 10 giorni saranno svolti gli adempimenti burocratici. "Il 18-20 ottobre speriamo di far partire i lavori. Ci vorranno 100 giorni per la realizzazione dell'opera, speriamo di finire a gennaio. Intanto il guado costruito in primavera sul fiume è ancora aperto", spiega Romandini. Il dinamico assessore è già alla ricerca di fondi per il secondo lotto - in totale il ponte costerà un milione 50mila euro - in parte derivanti dal ribasso d'asta del primo lotto, pagato andando a ritrovare fondi non spesi dagli anni Settanta. Nel frattempo, in attesa delle piogge, la Provincia è al lavoro per assicurare la viabilità sul guado di fortuna sul Salinello. Oggi saranno "tolti gli argini per far scorrere l'acqua del fiume senza impedimenti, così il guado non si allaga. E poi collegheremo due semafori a un galleggiante: se il livello dell'acqua salirà oltre il limite di guardia, scatterà il rosso e le auto non correranno pericoli".

La quasi certezza dell'arrivo dei 12 milioni per il resto delle opere post-alluvione fa tirare un sospiro di sollievo a Romandini. "Con i due milioni, sul cui arrivo dovremo avere la conferma a giorni, dopo la seduta del Cipe", dichiara, "risolveremo anche i gravi danni a Campogrande di Castellalto e a Valle Castellana". Con i residui dei Fas in arrivo dalla Regione, per la parte destinata alla Provincia, si cercherà di avviare qualche altro lavoro. "Certo è che è in piedi la battaglia sull'incostituzionalità del maxiemendamento, condotta dall'Abruzzo con Marche e Basilicata: non si può chiedere a una Regione di mettere le tasse al massimo per riparare i danni di una calamità naturale".

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