Auto contro tir a Basciano, muore bimba di 9 anni: indagato il papà
Il drammatico incidente sulla statale 150: ipotesi di omicidio stradale. Il padre alla guida invade la corsia del mezzo pesante, muore una bimba, ferite la madre e le due sorelline. Lui è infermiere, la moglie ferrista: lavorano entrambi all'ospedale Mazzini di Teramo
BASCIANO. Per un papà precipitato nell’inferno non cambia niente. Ma il codice ha le sue regole e l’uomo è indagato per omicidio stradale negli atti che nelle prossime ore finiranno sul tavolo del pm Andrea De Feis. Il magistrato ha riconsegnato il corpo alla famiglia ma l'inchiesta sulla morte di Diana Scarpantonio, 9 anni di Basciano, non si ferma. E assume toni drammatici perché l'indagato è proprio il padre della piccola. Giulio Scarpantonio era alla guida della Ford Fiesta finita contro un tir sulla statale 150 in contrada Zampitti-Salara. L'auto avrebbe invaso la corsia su cui viaggiava il mezzo pesante e, dopo lo schianto, si sarebbe girata su se stessa per poi finire su una Fiat seicento e, quindi, fuori strada. A bordo un'intera famiglia: oltre all'uomo, rimasto illeso solo nel fisico, c'era la moglie Emilia T. 40 anni, le figlie di 6 e 4 anni e la piccola Diana.
Una famiglia conosciuta da tutti a Basciano. Giulio fa l’infermiere all’ospedale di Teramo, la moglie Emilia la ferrista sempre al Mazzini. Una coppia affiatata, innamorata delle figlie e della vita. Da poco la famiglia si è trasferita nella casa nuova, a qualche chilometro dal punto in cui c’è stato l’incidente. Diana, la più grande delle tre sorelline, a settembre avrebbe dovuto frequentare la quarta elementare nella scuola di Basciano.
«Vispa, intelligente, sempre pronta», la ricordano le mamme di alcune amichette, «con il suo sorriso travolgente». E basta guardare le foto per capire quello di cui parlano queste mamme che non riescono a trattenere le lacrime. «Una tragedia infinita», continuano, «perchè è una famiglia davvero molto unita, con i genitori sempre vicini alle bambine. Stavano sempre insieme. Ad ogni festa, ad ogni ricorrenza a scuola erano sempre presenti. Come si fa a credere che da un momento all’altro tua figlia non ci sia più?».
E la notizia ieri sera (giovedì 4 luglio) si è diffusa subito in paese dove vivono anche i nonni della piccola. «Cosa si può dire?», dicono alcuni vicini, «cosa si può dire davanti a tragedie di questo genere? Una famiglia di gente perbene, due genitori legatissimi alle figlie e sempre pronti a stare con loro. «Diana era sempre in movimento», racconta un’altra mamma, « come tutte le bambine della sua età amava la danza, ma amava stare con le sue compagnette di scuola. Da poco tempo si erano trasferiti nella casa nuova, erano molto felici per questo. Ma evidentemente è proprio vero che la vita non sai mai quello che ti può riservare e che basta un attimo per stravolgere tutto. Quello che è successo lo dimostra».
E in tanti, amici e conoscenti, si sono affollati davanti all’obitorio dell’ospedale di Teramo per un abbraccio ai familiari. I funerali della piccola, molto probabilmente, si svolgeranno domani a Basciano.(d.p.)
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