Autopsia sull'uomo trovato morto in auto

I familiari: «Ha un livido in testa e uno al torace, vogliamo sapere il perché»
PINETO. Bloccati i funerali di Giancarlo Cacciatore, previsti per oggi pomeriggio a Pineto. L'uomo di 46 anni, nato a Montefino ma residente a Pineto, è stato trovato morto nella sua auto nella rotonda sud sulla Statale 16 venerdì poco prima delle 3. In un primo momento è stato dato il nulla osta alla sepoltura, in quanto ha prevalso la tesi del suicidio. Il manovale si sarebbe impiccato nell'auto con la cintura di sicurezza.
Ma ieri mattina, su richiesta dei fratelli dell'uomo, il pm Laura Colica ha disposto l'autopsia. I familiari, che hanno un'azienda agricola a Villa San Romualdo, e la moglie da cui era separato non credono che Giancarlo Cacciatore abbia potuto togliersi la vita. Si fa strada dunque l'ipotesi dell'omicidio, visto che l'uomo ha un ematoma sul lato sinistro della fronte e un altro al torace. Inoltre la posizione in cui è stato ritrovato il corpo, oltre a quella della cintura di sicurezza, non sembra ai familiari compatibile con l'ipotesi del suicidio. Ma non basta.
Cacciatore era molto apprezzato e conosciuto come una persona buona e affabile. Gli amici raccontano che non era depresso, aveva solo problemi per una burrascosa relazione con una donna. Per il resto faceva una vita tranquilla, senza vizi di alcun genere, nè problemi di denaro.
Il manovale aveva passato il tardo pomeriggio ad annaffiare un campo di pomodori a Mutignano con alcuni amici, a cui aveva dato appuntamento per l'indomani sera. Dopo cena era stato, fino all'1,30 di notte, in un bar di Pineto con il datore di lavoro, a cui aveva dato appuntamento per andare in cantiere l'indomani mattina presto.
Gli amici suppongono che poi sia rientrato a casa, abbia litigato con la compagna e sia riuscito per dormire in auto, un fuoristrada, come era già capitato. E mentre dormiva qualcuno l'avrebbe aggredito. Sarà l'autopsia, che sarà eseguita fra domani e martedì, a chiarire se i sospetti di familiari e amici sono fondati. (a.f.)
Ma ieri mattina, su richiesta dei fratelli dell'uomo, il pm Laura Colica ha disposto l'autopsia. I familiari, che hanno un'azienda agricola a Villa San Romualdo, e la moglie da cui era separato non credono che Giancarlo Cacciatore abbia potuto togliersi la vita. Si fa strada dunque l'ipotesi dell'omicidio, visto che l'uomo ha un ematoma sul lato sinistro della fronte e un altro al torace. Inoltre la posizione in cui è stato ritrovato il corpo, oltre a quella della cintura di sicurezza, non sembra ai familiari compatibile con l'ipotesi del suicidio. Ma non basta.
Cacciatore era molto apprezzato e conosciuto come una persona buona e affabile. Gli amici raccontano che non era depresso, aveva solo problemi per una burrascosa relazione con una donna. Per il resto faceva una vita tranquilla, senza vizi di alcun genere, nè problemi di denaro.
Il manovale aveva passato il tardo pomeriggio ad annaffiare un campo di pomodori a Mutignano con alcuni amici, a cui aveva dato appuntamento per l'indomani sera. Dopo cena era stato, fino all'1,30 di notte, in un bar di Pineto con il datore di lavoro, a cui aveva dato appuntamento per andare in cantiere l'indomani mattina presto.
Gli amici suppongono che poi sia rientrato a casa, abbia litigato con la compagna e sia riuscito per dormire in auto, un fuoristrada, come era già capitato. E mentre dormiva qualcuno l'avrebbe aggredito. Sarà l'autopsia, che sarà eseguita fra domani e martedì, a chiarire se i sospetti di familiari e amici sono fondati. (a.f.)
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