ROSETO

Bagni vietati sulla spiaggia del Borsacchio 

Ordinanza del sindaco perché manca il servizio di salvataggio. Di Girolamo: «Non abbiamo i fondi»

ROSETO . Non si può fare il bagno nella spiaggia della riserva del Borsacchio. Lo ha deciso il sindaco di Roseto Sabatino Di Girolamo che, ieri pomeriggio, ha firmato un’ordinanza che «vieta la balneazione nel tratto di spiaggia tra il lido Mucillagine e il villaggio Lido d’Abruzzo, per un’estensione totale di 2,7 chilometri, per mancanza di servizio di salvataggio». Niente più tuffi quindi, almeno per questa estate, nel tratto di mare più cristallino della costa rosetana.
Si può andare in spiaggia, ma bisogna accontentarsi di prendere il sole o leggere un bel libro. «Sono stato all’ufficio circondariale marittimo di Giulianova, ho parlato con la comandante Clarissa Torturo», annuncia il primo cittadino, «e ho deciso, in sinergia con la capitaneria di porto, di interdire alla balneazione la riserva del Borsacchio, due chilometri e mezzo di spiaggia non custodita. Mi sono anche sentito con il sindaco di Pineto Robert Verrocchio, che ha un analogo problema, e andrà sicuramente a interdire la balneazione tra Pineto capoluogo e Scerne, sempre per mancanza di servizio di salvataggio. Certo, è un’ordinanza balneare molto rigida ma, per garantire la sicurezza dei bagnanti, è stata necessaria». Pineto e Roseto hanno ampi tratti di spiaggia libera, entrambi a nord e a sud del loro litorale e, molti, non sono custoditi.
«Mancano purtroppo i fondi per garantire un servizio di salvataggio anche in queste zone», precisa il sindaco rosetano, «a breve predisporremo la segnaletica specificando che il divieto di balneazione riguarda la mancanza del servizio di salvataggio e non la cattiva qualità delle acque per evitare equivoci. Per il prossimo anno mi impegnerò a trovare i fondi per togliere questo divieto di balneazione nella riserva perché è una zona troppo bella ed è un peccato per il turista non poter fare il bagno» Il divieto di balneazione riguarda anche, da qualche giorno, il tratto adiacente il pontile e dalla spiaggia della pensione Narcisi fino a poco prima dei camping. «Anche lì», sottolinea Di Girolamo, «manca il servizio di salvataggio. Purtroppo c’è qualcuno che va a fare il bagno lì nonostante il piccolo tratto di spiaggia. Dal piano demaniale marittimo lì risulta spiaggia libera ma dovrebbe essere qualificato come opera a difesa della costa. Dovremmo revisionare il piano demaniale marittimo». Sul divieto interviene Marco Borgatti, direttore del corso guide del Borsacchio. “Il Comune poteva evitare la chiusura alla balneazione”, dice Borgatti, “ci sono esperti, associazioni e un comitato di gestione pronti a lavorare gratuitamente. Un’eventualità che era nota da tempo e che le associazioni ambientaliste e locali hanno posto, senza mai trovare grande risposta dall'amministrazione di turno».
Luca Venanzi
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