Bandini, ecco la relazione-shock

L'Agenzia del volo: la missione andava sospesa

TERAMO. È stata depositata, da parte dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, la relazione d'inchiesta sul sinistro del Canadair in cui nel 2005, in Toscana, perse la vita il pilota teramano Stefano Bandini. La sua famiglia, rappresentata dall'avvocato Gianluca Pomante, non si è mai rassegnata all'archiviazione dell'inchiesta da parte del pm di Lucca e ha presentato richiesta di avocazione del fascicolo alla Procura generale di Firenze, ottenendo sostanzialmente la riapertura delle indagini. 

L'avvocato Pomante, a proposito della relazione, parla di «un nuovo colpo di scena». Che spiega così: «A conclusione delle indagini effettuate sul sinistro del Canadair, gli esperti dell'Agenzia - benché il loro compito non sia quello di attribuire responsabilità, ma semplicemente di trarre dall'evento notizie utili al miglioramento della sicurezza dei voli - pervengono sostanzialmente alle nostre stesse conclusioni, non potendo fare a meno di evidenziare una serie di inadeguatezze che hanno ragionevolmente contribuito al verificarsi del sinistro: mancato funzionamento della radio Tbt, mancata segnalazione ai piloti della linea elettrica 550, mancata disattivazione delle linee elettriche, mancato intervento dei responsabili che avrebbero dovuto rilevare l'assenza delle condizioni di sicurezza e sospendere le operazioni di spegnimento dell'incendio a mezzo del Canadair». 

Evidenzia l'Agenzia, in particolare, che «condizione fondamentale affinchè un mezzo aereo potesse operare sul fuoco fosse il collegamento radio con il coordinatore delle operazioni a terra». Che non c'era. Così come non era stato disattivato un elettrodotto ubicato a distanza inferiore ai 500 metri dal fronte del fuoco. 

Pomante aggiunge: «L'Agenzia pone l'attenzione su due ulteriori elementi che confermerebbero una inadeguatezza nella gestione delle operazioni di spegnimento: abbinamento in cabina di due piloti appena abilitati alla funzione di comando - quindi non sufficientemente esperti ed affiatati - e criticità nella manualistica aziendale.

Tra le conclusioni si può leggere che la società esercente risulta aver modificato la propria manualistica dopo il sinistro e che l'Agenzia ha ritenuto necessario inoltrare all'Enac una raccomandazione per il miglioramento della sicurezza dei voli che riguarda esattamente le criticità riscontrate quel giorno. Credo», conclude Pomante, «sia la miglior conferma che l'indagine doveva essere riaperta». (d.v.)

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