Barriere architettoniche Il Comune trova i fondi 

In Regione sono disponibili 17mila euro di residui di vecchi mutui. Saranno usati per interventi in alcuni edifici tra cui la media di Villa Vomano e la Zippilli

TERAMO. Dall’incontro di venerdì in Regione, in cui è stato fatto il punto sull’edilizia scolastica, il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore ai lavori pubblici Stefania Di Padova un primo risultato l’hanno già portato a casa. Ed è quello di 17mila euro, immediatamente disponibili da residui di vecchi mutui di cui la Regione è ente erogatore, che potranno essere realizzati per interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in alcune scuole del territorio. Di queste somme, novemila euro sono destinati alla scuola media di Villa Vomano, dove si dovrà decidere se installare solo un servoscala o se realizzare un nuovo ascensore adeguato al trasporto disabili, e quattromila euro alla media Zippilli dove sarà realizzato un nuovo scivolo per le carrozzine.
«Venerdì siamo stati in Regione per vedere come poter utilizzare i residui di vecchi mutui di cui quest’ultima è ente erogatore», spiega l’assessore Di Padova, «e per valutare la possibilità di recuperare delle somme da investire sulle singole scuole. È emerso che i residui, essendo stati i mutui erogati per determinati edifici, devono essere utilizzati per gli stessi immobili e per quanto riguarda questi 17mila euro che sono immediatamente disponibili c’è la possibilità di usarli per l’abbattimento delle barriere architettoniche in alcune strutture scolastiche, tra le quali la media di Villa Vomano e la Savini». Per quanto riguarda la tempistica degli interventi l’amministrazione dovrà confrontarsi con il disability manager, per evitare disagi ad alunni ed insegnanti, ma l’intenzione è di realizzarli entro l’anno. «Per la scuola di Villa Vomano, se si dovesse optare per l’ascensore», aggiunge Di Padova, «sarà comunque necessaria un’integrazione con fondi comunali, trattandosi di una somma esigua». L’amministrazione, in ogni caso, sta cercando di recuperare anche altre risorse. «C’è un altro grosso residuo di 200mila euro», spiega il sindaco Gianguido D’Alberto, «sul quale stiamo ragionando, per vedere se c’è la possibilità in qualche modo di recuperarlo». Per il sindaco va fatta innanzitutto una ricognizione, per capire la storia di quei residui. «Si tratta di risorse che non sono state utilizzate e che rischiano di essere perse per via del disordine che c’è stato in passato nella gestione e programmazione dell’edilizia scolastica», conclude il primo cittadino, «e che speriamo di poter recuperare».(a.m.)
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