Bimbo scomparso, sopralluogo nell'appartamento dei genitori

I Ris a caccia di tracce di sangue nella casa e nell'auto dei genitori del bimbo di due mesi e mezzo scomparso a Folignano. La procura di Ascoli: "Inattendibili le ipotesi che il bimbo sia stato seppelito morto"
ASCOLI. È terminato intorno alle 18 il sopralluogo degli esperti del Ris dei Carabinieri nella mansarda di Folignano (Ascoli Piceno) abitata da K.R., 24 anni e D.P., 30 anni, i genitori delbimbo di 2 mesi e mezzo scomparso da circa un mese. Sui risultati dell'operazione, durata quasi 4 ore c'è il più stretto riserbo da parte degli investigatori e non emergono al momento indicazioni di qualche significato. Ora si procederà ad effettuare accertamenti accurati sull'automobile della coppia, usata forse per trasportare il bambino già morto agli inizi di luglio.
Gli investigatori puntano a scoprire se vi siano tracce di sangue nella vettura dalle quali risalire al neonato scomparso e al suo presunto decesso. la madre - in carcere dalla settimana scorsa insieme al marito - continua a sostenere che il piccolo è morto in un incidente domestico e che lei stessa lo ha poi abbandonato nelle campagne di Casteltrosino, frazione collinare di Ascoli. il marito della donna invece - che non è il padre naturale del piccolo, sebbene lo abbia riconosciuto - conferma attraverso il suo legale Felice Franchi che il neonato è vivo e si troverebbe in un luogo che egli avrebbe indicato agli inquirenti. Ma tutte le ricerche finora esperite sia in Italia che all'estero, in particolare in Svizzera e in Germania, presso parenti o conoscenti della coppia, non hanno dato ancora alcun esito.
È invece considerate inattendibile dalla procura di Ascoli l'ipotesi che la giovane madre, convinta che il bimbo fosse morto mentre magari era solo stordito, lo abbia abbandonato ancora vivo da qualche parte. Il verbale dell'ultimo interrogatorio della donna, che ha forti disagi psicologici, è stato secretato, ma è trapelato che la donna avrebbe detto di essere caduta mentre teneva il bimbo in braccio: "mi sembrava morto", avrebbe riferito agli inquirenti.
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