Bimbo sparito, il sangue a casa e nell'auto non è suo

9 Agosto 2011

I risultati dei rilievi del Ris infittiscono il mistero. E i carabinieri sospendono le ricerche

ASCOLI. Il sangue trovato a casa e nell'auto non è del piccolo scomparso. I risultati degli esami dei Ris sono inequivocabili. Quello trovato sul materasso è sangue mestruale della madre del piccolo, K.R., e quello sul sedile dell'auto è sangue del padre, D.P., che in passato ha avuto una piccola emorragia dal naso. L'assenza di tracce di sangue, però, non necessariamente conferma che il piccolo sia vivo: gli esperti spiegano che, essendo neonato, potrebbe non aver perso sangue pur avendo subito un forte trauma.

E che la pista dell'abbandono del corpo a Castel Trosino sia inconsistente lo conferma il fatto che le ricerche sono state sospese, sia nei boschi che altrove, dopo l'ondata di perquisizioni a casa dei parenti in Abruzzo. Intanto ieri si è svolto un altro colloquio fra D.P. e una consulente, la psicologa Patrizia De Fazio. A quanto pare sarà nuovamente sentito, in carcere, dai carabinieri, nei prossimi giorni.

Sempre ieri si è svolto un processo per direttissima al fratello di D.P, il 22enne M.P., arrestato dai carabinieri di Ascoli durante una delle perquisizioni a casa dei parenti della coppia, per un reato che non ha niente a che vedere con la sparizione del nipotino. A Nereto, a casa dei genitori di D.P., erano stati trovati in camera del fratello minore 10 grammi di eroina. Ieri M.P., assistito dall'avvocato Felice Franchi, ha patteggiato un anno, pena sospesa, ed è stato rimesso in libertà. I fidanzati suoi amici, arrestati con un quantitativo di droga superiore - il legale è Florindo Tribbotti - hanno patteggiato 21 mesi e ora sono in libertà. (a.f.)

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