Borsacchio, nuova proposta: ampliamento ma nella prima fascia collinare

29 Gennaio 2024

Parlano i consiglieri regionali del centrodestra Febbo e Di Matteo: "Non c'è cancellazione, anzi i confini possono estendersi". Intanto ieri a Chieti raccolte 268 firme per ripristare i confini

Dalla drastica riduzione all'ampliamento. Novità per i confini della riserva Borsacchio, dopo il taglio deciso nell'emendamento notturno presentato dal centrodestra in Consiglio regionale. Lo hanno assicurato i consiglieri Mauro Febbo ed Emiliano Di Matteo, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente associazione Agricoltori proprietari e residenti della zona Borsacchio Nino Tulli e di Berardo Giosa Savini, presidente Confagricoltura Teramo.

Borsacchio, c’è il via del Comune  al piano per l’area di 1.100 ettari 

“Nel ribadire che non c’è stata alcuna cancellazione di riserva ma abbiamo ripristinato la riserva allo stato originale e quindi espunto tutto ciò che non è tutela della biodiversità", dicono i consiglieri regionali, "che non ci siamo mai sottratti al confronto, tanto è che abbiamo partecipato al consiglio comunale di Roseto, dove a fronte di alcune offese non siamo stati tutelati né dal sindaco né dal presidente del Consiglio comunale, che non c’è alcuna ipotesi di cementificazione sul territori e sulla riserva in quanto ci sono vincoli paesaggistici della Regione Abruzzo ma sopratutto è il Comune di Roseto che è titolato al rilascio delle autorizzazioni edilizie".

"Sin dall’inizio abbiamo detto che, poiché ci sono sia dei manufatti e una vegetazione che meritano particolari attenzioni abbiamo elaborato", continuano, "sentiti agli agricoltori, i residenti e i titolari di attività, un ampliamento della riserva nella prima fascia collinare. Su questo, sin da domani si può iniziare un confronto istituzionale tra Regione, Provincia, Comune, associazioni e altri portatori di interesse per arrivare a una diversa perimetrazione rispetto alla attuale di 24,7 ettari”.

Fanno eco i rappresentanti di residenti e dei confagricoltori: “Questa proposta è stata condivisa dal mondo agricolo e dagli altri soggetti presenti sul territorio ed è la ulteriore dimostrazione che teniamo al benessere ambientale e soprattutto alla difesa delle biodiversità e che il ripristino della perimetrazione originaria era quanto dovuto ad una economia che è stata oltraggiata e bloccata per troppo tempo. Il mondo agricolo ha necessità di portare avanti il proprio sviluppo nel rispetto della natura e soprattutto quello abruzzese di alta qualità che ormai viene riconosciuta a tutti i livelli. Questa proposta dimostra che siamo aperti al dialogo e al civile confronto”.

Intanto ieri a Chieti in poche ore sono state raccolte 268 firme per chiedere alla Regione di annullare l'emendamento taglia Riserva. Ne dà notizia il Wwf di Chieti-Pescara, che insieme ad Arci e Cgil ha allestito ieri mattina un banchetto in piazza Vico a Chieti. La mobilitazione andrà avanti fino a domani, data in cui è stato convocato il consiglio regionale per l’ultima riunione della legislatura prima del blocco per le imminenti elezioni, fissate per il 10 marzo prossimo.