ROSETO DEGLI ABRUZZI

Borsacchio, nuova proposta: ampliamento ma nella prima fascia collinare

Parlano i consiglieri regionali del centrodestra Febbo e Di Matteo: "Non c'è cancellazione, anzi i confini possono estendersi". Intanto ieri a Chieti raccolte 268 firme per ripristare i confini

Dalla drastica riduzione all'ampliamento. Novità per i confini della riserva Borsacchio, dopo il taglio deciso nell'emendamento notturno presentato dal centrodestra in Consiglio regionale. Lo hanno assicurato i consiglieri Mauro Febbo ed Emiliano Di Matteo, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del presidente associazione Agricoltori proprietari e residenti della zona Borsacchio Nino Tulli e di Berardo Giosa Savini, presidente Confagricoltura Teramo.

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“Nel ribadire che non c’è stata alcuna cancellazione di riserva ma abbiamo ripristinato la riserva allo stato originale e quindi espunto tutto ciò che non è tutela della biodiversità", dicono i consiglieri regionali, "che non ci siamo mai sottratti al confronto, tanto è che abbiamo partecipato al consiglio comunale di Roseto, dove a fronte di alcune offese non siamo stati tutelati né dal sindaco né dal presidente del Consiglio comunale, che non c’è alcuna ipotesi di cementificazione sul territori e sulla riserva in quanto ci sono vincoli paesaggistici della Regione Abruzzo ma sopratutto è il Comune di Roseto che è titolato al rilascio delle autorizzazioni edilizie".

"Sin dall’inizio abbiamo detto che, poiché ci sono sia dei manufatti e una vegetazione che meritano particolari attenzioni abbiamo elaborato", continuano, "sentiti agli agricoltori, i residenti e i titolari di attività, un ampliamento della riserva nella prima fascia collinare. Su questo, sin da domani si può iniziare un confronto istituzionale tra Regione, Provincia, Comune, associazioni e altri portatori di interesse per arrivare a una diversa perimetrazione rispetto alla attuale di 24,7 ettari”.

Fanno eco i rappresentanti di residenti e dei confagricoltori: “Questa proposta è stata condivisa dal mondo agricolo e dagli altri soggetti presenti sul territorio ed è la ulteriore dimostrazione che teniamo al benessere ambientale e soprattutto alla difesa delle biodiversità e che il ripristino della perimetrazione originaria era quanto dovuto ad una economia che è stata oltraggiata e bloccata per troppo tempo. Il mondo agricolo ha necessità di portare avanti il proprio sviluppo nel rispetto della natura e soprattutto quello abruzzese di alta qualità che ormai viene riconosciuta a tutti i livelli. Questa proposta dimostra che siamo aperti al dialogo e al civile confronto”.

Intanto ieri a Chieti in poche ore sono state raccolte 268 firme per chiedere alla Regione di annullare l'emendamento taglia Riserva. Ne dà notizia il Wwf di Chieti-Pescara, che insieme ad Arci e Cgil ha allestito ieri mattina un banchetto in piazza Vico a Chieti. La mobilitazione andrà avanti fino a domani, data in cui è stato convocato il consiglio regionale per l’ultima riunione della legislatura prima del blocco per le imminenti elezioni, fissate per il 10 marzo prossimo.