Botte alla moglie incinta: arrestato

17 Giugno 2012

In cella operaio teramano, ma dopo il fatto i familiari di lui cacciano da casa la donna e le due figliolette

TERAMO. Le accuse della procura sono pesanti: schiaffi , pugni e calci alla moglie quando era incinta e in seguito anche davanti alle bambine. E.D.S., operaio di 40 anni, (non scriviamo il nome dell’uomo per tutelare le due minori coinvolte) da venerdì è in carcere con l’accusa di maltrattamenti in famiglia su ordinanza di custodia firmata dal gip Giovanni de Rensis su richiesta del pm Bruno Auriemma.

Ma il dopo arresto è ancora più amaro: secondo la versione fornita dagli investigatori, infatti, dopo l’esecuzione dell’ordinanza i parenti dell’uomo hanno impedito alla donna e alle figlie di rientrare in casa sbarrando cancello e portone.

La donna e le bambine hanno trascorso la notte a casa di un’amica, ma il fatto è stato segnalato alla procura dei minori e ai servizi sociali affinchè vengano ospitate in qualche istituto. I fatti si sono consumati in un paese alle porte di Teramo dove la donna vive con il marito. Con loro le due bambine, di cui la più grande avuta da un precedente matrimonio della donna.

Secondo la denuncia i maltrattamenti si sarebbero susseguiti nel tempo e sarebbero iniziati quando la donna era incinta. L’uomo, sempre secondo la versione degli investigatori, più volte avrebbe alzato le mani sulla consorte colpendo con pugni anche il pancione. I maltrattamenti sarebbero avvenuti davanti alla bambina più grande e, dopo il parto, anche in presenza dell’altra bambina. Ma non solo. I carabinieri della compagnia di Giulianova guidati dal capitano Luigi Dellegrazie che hanno rimesso il rapporto al magistrato, parlano anche di maltrattamenti avvenuti davanti ad altre persone, tra cui un’amica della donna.

Ed è proprio lei una delle testimoni. La donna, aiutata dall’amica, ha trovato il coraggio di denunciare e di rivolgersi ai carabinieri. Così sono scattate le indagini. Accertamenti scrupolosi durante i quali i militari hanno raccolto le testimonianze di numerose persone vicine alla coppia: in molti hanno confermato i maltrattamenti.

Le indagini dei carabinieri sono diventate un voluminoso rapporto finito sul tavolo del pm che, dopo aver esaminato il tutto, ha chiesto l’ordinanza di custodia cautelare al gip. Misura che è stata firmata venerdì mattina ed eseguita nel pomeriggio.

In serata, quando la donna è rientrata nell’abitazione che si trova nella stessa palazzina della famiglia del marito, i parenti hanno chiuso il cancello impedendole di rientrare a casa con le due bambine.

L’uomo, rinchiuso nel carcere di Castrogno, tra domani e dopodomani comparirà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. Potrà avvalersi della facoltà di non rispondere o scegliere di dare la sua versione dei fatti.

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