Caso Moffa, i prof di Scienze politiche schierati contro il docente negazionista

Dopo la lezione su revisionismo e negazione della Shoah, denunciate da un articolo pubblicato su Repubblica, i professori della facoltà di Teramo scendono in campo con un documento
TERAMO. I vertici dell'Università di Teramo, dal rettore ai presidi, non si pronuciano sul caso Moffa e la lezione che nega la Shoah. Scendono in campo però i docenti di Scienza politiche con un documento con molte firme.
REPUBBLICA.IT Lezioni di negazionismo all'università | VIDEO: la lezione di Claudio Moffa
LA LETTERA Una vittima della Shoah scrive al rettore: "Condannatelo a un tour ad Auschwitz"
«Dopo aver letto l'articolo di Repubblica di questa mattina su una sedicente lezione tenutasi all'Università di Teramo, riteniamo utile inoltrare l'appello che abbiamo redatto e fatto circolare nel maggio 2007, quando venne invitato il negazionista Faurisson. Allora la mobilitazione portò alla chiusura dell'Ateneo. Oggi, gli storici dell'Università di Teramo ribadiscono le proprie posizioni e invitano gli organismi e i vertici dell'Ateneo ad assumersi responsabilità e compiti in linea con le funzioni e gli indirizzi di una istituzione pubblica». Firmato: Maddalena Carli, Umberto Gentiloni, Silvia Salvatici, Andrea Sangiovanni.
Quindi i docenti riportano il documento del 16 maggio 2007 contro Moffa e Faurisson: «Preso atto delle decisioni dei vertici dell'Ateneo, come storici ribadiamo che la presenza di Robert Faurisson all'Università di Teramo è inaccettabile, come è inaccettabile qualsiasi iniziativa che riconosca legittimità alle tesi negazioniste. Uso fazioso, strumentale e parziale delle fonti; totale assenza di rigore metodologico; non accettazione di verità storiche inconfutabili: rigettando i parametri condivisi della ricerca e ponendosi al di fuori delle regole costitutive del dibattito storiografico, il negazionismo risulta privo della dignità scientifica e culturale necessaria a qualunque attività si svolga nelle aule di un Ateneo. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare, nella ricerca e nella didattica, sui temi dell'antisemitismo, dei sistemi concentrazionari, della Shoah e della trasmissione della sua memoria». Firmato Gli storici dell'Ateneo di Teramo: Nicoletta Bazzano, Francesco Benigno, Francesco Bonini, Gabriele Carletti, Maddalena Carli, Guido Crainz, Gabriele D'Autilia, Fabio Di Giannatale, Piero Di Girolamo, Marcello Fantoni, Francesca Gallo, Umberto Gentiloni Silveri, Massimo Carlo Giannini, Luigi Guarnieri, Calò Carducci, Pasquale Iuso, Luigi Mastrangelo, Leone Melillo, Simone Misiani, Pietro Moretti, Adolfo Noto, Roberto Romani, Silvia Salvatici, Dario Ansel, Alessandro D'Ascanio, Michele De Gregorio, Stefania De Nardis, Ilaria Del Biondo, Luisa Del Greco, Maria Paola Del Rossi, Costantino Di Sante, Andrea Di Stefano, Teresa Firmi, Tito Forcellese, Francesco Giasi, Andrea Lembo, Fabrizio Loreto e Piera Menichini
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«Dopo aver letto l'articolo di Repubblica di questa mattina su una sedicente lezione tenutasi all'Università di Teramo, riteniamo utile inoltrare l'appello che abbiamo redatto e fatto circolare nel maggio 2007, quando venne invitato il negazionista Faurisson. Allora la mobilitazione portò alla chiusura dell'Ateneo. Oggi, gli storici dell'Università di Teramo ribadiscono le proprie posizioni e invitano gli organismi e i vertici dell'Ateneo ad assumersi responsabilità e compiti in linea con le funzioni e gli indirizzi di una istituzione pubblica». Firmato: Maddalena Carli, Umberto Gentiloni, Silvia Salvatici, Andrea Sangiovanni.
Quindi i docenti riportano il documento del 16 maggio 2007 contro Moffa e Faurisson: «Preso atto delle decisioni dei vertici dell'Ateneo, come storici ribadiamo che la presenza di Robert Faurisson all'Università di Teramo è inaccettabile, come è inaccettabile qualsiasi iniziativa che riconosca legittimità alle tesi negazioniste. Uso fazioso, strumentale e parziale delle fonti; totale assenza di rigore metodologico; non accettazione di verità storiche inconfutabili: rigettando i parametri condivisi della ricerca e ponendosi al di fuori delle regole costitutive del dibattito storiografico, il negazionismo risulta privo della dignità scientifica e culturale necessaria a qualunque attività si svolga nelle aule di un Ateneo. Abbiamo lavorato e continueremo a lavorare, nella ricerca e nella didattica, sui temi dell'antisemitismo, dei sistemi concentrazionari, della Shoah e della trasmissione della sua memoria». Firmato Gli storici dell'Ateneo di Teramo: Nicoletta Bazzano, Francesco Benigno, Francesco Bonini, Gabriele Carletti, Maddalena Carli, Guido Crainz, Gabriele D'Autilia, Fabio Di Giannatale, Piero Di Girolamo, Marcello Fantoni, Francesca Gallo, Umberto Gentiloni Silveri, Massimo Carlo Giannini, Luigi Guarnieri, Calò Carducci, Pasquale Iuso, Luigi Mastrangelo, Leone Melillo, Simone Misiani, Pietro Moretti, Adolfo Noto, Roberto Romani, Silvia Salvatici, Dario Ansel, Alessandro D'Ascanio, Michele De Gregorio, Stefania De Nardis, Ilaria Del Biondo, Luisa Del Greco, Maria Paola Del Rossi, Costantino Di Sante, Andrea Di Stefano, Teresa Firmi, Tito Forcellese, Francesco Giasi, Andrea Lembo, Fabrizio Loreto e Piera Menichini
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