Riesplode la protesta dei sindacati sul sovraffollamento e sulla carenza di personale
Castrogno, aggrediti 4 agenti
Picchiati da un detenuto che ha cercato di dare fuoco alla cella
TERAMO. Un'altra aggressione in carcere agli agenti e riesplode la protesta sul sovraffollamento di Castrogno. Venerdì mattina due agenti e due ispettori sono stati aggrediti da un detenuto che ha tentato di dare fuoco alla sua cella. Tutto è avvenuto in pochissimi istanti. I sindacati raccontano che gli agenti stavano cercando di riportare alla calma il detenuto quando quest'ultimo li ha colpiti al volto, minacciandoli se avessero fatto rapporto disciplinare.
L'uomo, che ieri mattina è stato trasferito in un altro penitenziario, qualche minuto prima aveva cercato di dare fuoco alla sua cella. Immediate le reazioni di protesta delle organizzazioni sindacali che, da tempo, denunciano la grave carenza di personale nel carcere teramano e il sovraffollamento dei detenuti. «Si continua a voler ignorare», scrive Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe, «che le carceri stanno per esplodere. L'istituto teramano potrebbe ospitare 240 detenuti, invece ne ospita 410. Di questi, oltre la metà soffre di problemi psichici con una difficile gestione e sono scaricati a Teramo per il solo fatto che c'è il servizio di guardia medica 24 ore su 24.
La polizia penitenziaria ha sempre mostrato di mantenere fede alla propria promessa rinnovata ad ogni festa del corpo. Ma è giunto il momento che rappresentanti del Paese dimostrino che le periodiche visite in carcere non sono limitate ad una passerella mediatica». Sulla vicenda interviene anche Paolo Chiarini, segretario provinciale Cisl-Fns. «La Cisl Fns», scrive Chiarini in una nota, «denuncia la gravità dell'accaduto poichè non è più concepibile che quasi ogni giorno avvengano delle aggressioni da parte di detenuti malati psichiatrici agli agenti addetti alla vigilanza interna delle sezioni. Chiediamo alla direzione e al nuovo comandante un intervento immediato senza far finta che non sia successo nulla.
La polizia penitenziaria di Teramo con una pianta organica di 182 agenti ed ispettori invece dei 203 previsti lavora ogni giorno al di sotto dei minimi di sicurezza, accorpando ogni giorno posti di servizio e rischiando la propria incolumità». L'ultima aggressione agli agenti del carcere teramano risale a qualche mese fa, quando in due vennero spintonati da un detenuto durante il momento dell'ora d'aria. Ora i sindacati chiedono interventi urgenti.
L'uomo, che ieri mattina è stato trasferito in un altro penitenziario, qualche minuto prima aveva cercato di dare fuoco alla sua cella. Immediate le reazioni di protesta delle organizzazioni sindacali che, da tempo, denunciano la grave carenza di personale nel carcere teramano e il sovraffollamento dei detenuti. «Si continua a voler ignorare», scrive Giuseppe Pallini, segretario provinciale del Sappe, «che le carceri stanno per esplodere. L'istituto teramano potrebbe ospitare 240 detenuti, invece ne ospita 410. Di questi, oltre la metà soffre di problemi psichici con una difficile gestione e sono scaricati a Teramo per il solo fatto che c'è il servizio di guardia medica 24 ore su 24.
La polizia penitenziaria ha sempre mostrato di mantenere fede alla propria promessa rinnovata ad ogni festa del corpo. Ma è giunto il momento che rappresentanti del Paese dimostrino che le periodiche visite in carcere non sono limitate ad una passerella mediatica». Sulla vicenda interviene anche Paolo Chiarini, segretario provinciale Cisl-Fns. «La Cisl Fns», scrive Chiarini in una nota, «denuncia la gravità dell'accaduto poichè non è più concepibile che quasi ogni giorno avvengano delle aggressioni da parte di detenuti malati psichiatrici agli agenti addetti alla vigilanza interna delle sezioni. Chiediamo alla direzione e al nuovo comandante un intervento immediato senza far finta che non sia successo nulla.
La polizia penitenziaria di Teramo con una pianta organica di 182 agenti ed ispettori invece dei 203 previsti lavora ogni giorno al di sotto dei minimi di sicurezza, accorpando ogni giorno posti di servizio e rischiando la propria incolumità». L'ultima aggressione agli agenti del carcere teramano risale a qualche mese fa, quando in due vennero spintonati da un detenuto durante il momento dell'ora d'aria. Ora i sindacati chiedono interventi urgenti.
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