Chirurgia toracica è prima in Abruzzo

28 Dicembre 2013

Tumore al polmone: il reparto del Mazzini premiato sul sito web gestito da un comitato di esperti mondiali in materia

TERAMO. Il reparto di chirurgia toracica dell’ospedale di Teramo al top negli interventi chirurgici per tumore al polmone. Il riconoscimento è stato assegnato dal sito internet www.doveecomemicuro.it che seleziona le strutture migliori, regione per regione, per le esigenze del paziente. Un giudizio assegnato da una commissione scientifica di assoluto rilievo.

Il reparto diretto da Roberto Crisci risulta la migliore struttura d'Abruzzo per la cura del tumore del polmone: infatti ha ottenuto un semaforo (è il simbolo usato per il giudizio) verde per la valutazione dell’intervento e uno giallo per la mortalità a 30 giorni dall’intervento. Verde significa che il livello è superiore alla media nazionale, giallo che è nella media nazionale. Non solo: il reparto ha ottenuto anche tre “tacche” (altro simbolo, come quello del telefonino): la struttura è negli standard internazionali, l’unica in Abruzzo.

«Siamo soddisfatti di questa valutazione anche perchè», spiega Crisci, «l'informazione contenuta nel sito è di carattere rigorosamente scientifico, è garantita da un comitato composto dai massimi esperti mondiali sulla trasparenza, in base ad un set di 50 indicatori di qualità assistenziale delle strutture, individuati attraverso i dati del ministero della Salute, dell'Istat e l'Agenas, cioè l'Agenzia per i servizi sanitari, ed altri enti di ricerca. L'iniziativa è frutto di due anni di lavoro di un team di ricercatori coordinati dal professor Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell'Università Cattolica-Policlinico "Gemelli" di Roma. L'utente può constatare come l'unità operativa del nostro ospedale è l'unica in Abruzzo (gli altri centri regionali per la cura del tumore del polmone sono a Chieti e a Pescara) ad essere contrassegnata dal "semaforo giallo" per la mortalità a 30 giorni dopo intervento chirurgico (Chieti e Pescara hanno il "semaforo rosso") e da 3 tacche».

Le tecniche nella chirurgia toracica hanno fatto passi da gigante, ora si interviene per via endoscopica, con sonde e telecamere che evitano i tagli da 15-20 centimetri di qualche anno fa, a tutto beneficio del paziente. Il reparto del Mazzini è particolarmente avanzato in questo campo, tanto che «siamo stati onorati della responsabilità scientifica del "Registro nazionale Vats lobectomy" e del "Vats Group"», annuncia Crisci. Da gennaio, cioè, tutte le strutture che utilizzano questa tecnica endoscopica immetteranno dati della propria attività sul sito in cui c’è il registro.

«E’ diritto di ogni cittadino essere curato in maniera adeguata. Io e i miei collaboratori cerchiamo solo di mettere a disposizione del paziente la nostra professionalità e le nostre competenze, di soddisfare per quanto possibile le esigenze di ciascuno. Tengo a precisare, con orgoglio, che questi risultati sono stati raggiunti grazie al senso di responsabilità e del dovere mio e dei miei collaboratori dal momento che spesso siamo costretti a lavorare, per note problematiche di spending review, con mezzi limitati», conclude Crisci.

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