Chiuso il Forum del Gran Sasso: quattrocento relatori in 3 giorni

TERAMO. Il Forum internazionale del Gran Sasso rilancia la sfida della carità intellettuale a chiusura dei tre giorni di incontri del simposio organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’universit...
TERAMO. Il Forum internazionale del Gran Sasso rilancia la sfida della carità intellettuale a chiusura dei tre giorni di incontri del simposio organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’università di Teramo.
Il campus universitario di Teramo da giovedì a sabato ha ospitato ventisei sessioni di lavoro su ogni ambito del sapere, coinvolgendo circa quattrocento relatori.
Giovedì la cerimonia inaugurale con gli interventi del pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei Popoli, monsignor Rino Fisichella e i saluti, tramite un video messaggio, del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini.
Al termine della cerimonia è stata aperta al pubblico la mostra “Il cielo è di tutti: Allargare gli orizzonti” a cura dei ragazzi con disabilità del laboratorio di pittura della Piccola Opera Charitas.
Venerdì si è svolta la sesta conferenza di partenariato Euro-Africano, e quello della ricerca, con la Notte europea dei ricercatori. Ieri c’è stata la cerimonia conclusiva moderata dal presidente emerito della Corte costituzionale, nonché presidente del comitato scientifico del Forum, Cesare Mirabelli, con gli interventi del rettore Dino Mastrocola e del vescovo Lorenzo Leuzzi.
«Ancora una volta il Forum ci ha insegnato a procedere insieme, sia nel metodo che nei contenuti», ha commentato Mastrocola, «le sessioni di lavoro e le sintesi finali ci hanno dimostrato che non si può procedere con la “monodisciplinarietà” e che è fondamentale l’approccio multidisciplinare. Così come è fondamentale, per far sì che la carità intellettuale possa promuovere lo sviluppo dei popoli, partire dal presupposto della ricerca della pace». Per il vescovo Leuzzi «il VII Forum internazionale del Gran Sasso è un grande segno di speranza: un profetico inizio del cammino giubilare. Il tema della carità intellettuale ha coinvolto non solo le discipline e ambiti di ricerca, ma il vissuto esistenziale di chi per vocazione e per missione è impegnato nella ricerca e nella didattica. Il cambiamento d’epoca non può essere compreso e servito senza quella forma specifica di carità che è quella intellettuale. È la risposta alla preoccupazione di papa Paolo VI: “il mondo soffre per la mancanza di pensiero”. Dal Forum al territorio: è urgente una nuova presenza culturale nelle comunità locali per aiutare i giovani ad essere protagonisti del proprio tempo»