Computer in tilt negli uffici

Si rompe centralina Telecom, problemi in Comune
TERAMO. Computer in tilt per tre giorni in municipio. Telefoni muti, o quasi, per due giorni alla Camera di commercio. E' il bilancio di un guasto a un "flusso" da 8 megabyte della Telecom che ha creato non pochi problemi da lunedì scorso. La società telefonica non dà ulteriori dettagli, ma evidentemente il danno è stato non da poco se ha causato un black out così prolungato.
I maggiori problemi li ha subiti l'ufficio anagrafe del Comune. In primis gli utenti, molti dei quali richiedevano carte d'identità per andare in vacanza o certificati vari fra cui quelli indispensabili per il matrimonio o per i più svariati atti burocratici. Chi ha potuto ha deciso di aspettare tempi migliori. Coloro per cui era indispensabile il certificato si sono muniti di pazienza. Infatti gli "eroici" impiegati comunali hanno fatto un salto indietro nel tempo di una ventina d'anni, forse più.
E hanno ripreso a scrivere i certificati a mano. Ovviamente i tempi di attesa (e di lavoro) si sono dilatati. Una soluzione alternativa l'hanno trovata solo coloro che avevano bisogno di una carta d'identità per andare all'estero: si sono rivolti alla questura, che da un paio di mesi consegna i passaporti in un giorno o poco più, grazie a un'innovativa organizzazione del lavoro.
Una squadra della Telecom ieri è stata per tutto il giorno al lavoro al Ced del Comune e nel tardo pomeriggio i computer degli sportelli sono tornati operativi. Si vedrà oggi, alla prova del fuoco, se reggeranno. Sorte migliore invece l'hanno avuta i telefoni della Camera di commercio, che già l'altroieri hanno ripreso a funzionare.
A dire il vero il black out concomitante negli uffici - ieri si è verificato anche il blocco dei computer in alcune cancellerie del tribunale, dipeso però dall'avvio di nuovi programmi ministeriali - ha originato una leggenda metropolitana: qualcuno sosteneva infatti che gli uffici cittadini fossero stati attaccati da un hacker. (red.te)
I maggiori problemi li ha subiti l'ufficio anagrafe del Comune. In primis gli utenti, molti dei quali richiedevano carte d'identità per andare in vacanza o certificati vari fra cui quelli indispensabili per il matrimonio o per i più svariati atti burocratici. Chi ha potuto ha deciso di aspettare tempi migliori. Coloro per cui era indispensabile il certificato si sono muniti di pazienza. Infatti gli "eroici" impiegati comunali hanno fatto un salto indietro nel tempo di una ventina d'anni, forse più.
E hanno ripreso a scrivere i certificati a mano. Ovviamente i tempi di attesa (e di lavoro) si sono dilatati. Una soluzione alternativa l'hanno trovata solo coloro che avevano bisogno di una carta d'identità per andare all'estero: si sono rivolti alla questura, che da un paio di mesi consegna i passaporti in un giorno o poco più, grazie a un'innovativa organizzazione del lavoro.
Una squadra della Telecom ieri è stata per tutto il giorno al lavoro al Ced del Comune e nel tardo pomeriggio i computer degli sportelli sono tornati operativi. Si vedrà oggi, alla prova del fuoco, se reggeranno. Sorte migliore invece l'hanno avuta i telefoni della Camera di commercio, che già l'altroieri hanno ripreso a funzionare.
A dire il vero il black out concomitante negli uffici - ieri si è verificato anche il blocco dei computer in alcune cancellerie del tribunale, dipeso però dall'avvio di nuovi programmi ministeriali - ha originato una leggenda metropolitana: qualcuno sosteneva infatti che gli uffici cittadini fossero stati attaccati da un hacker. (red.te)
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