TERAMO

Detenuto aggredisce in ospedale agenti di polizia penitenziaria

Uno ferito, gli altri presi a calci da un recluso nella camera detentiva del Mazzini. Il sindaco Sinappe: "Urgente adeguare gli strumenti di difesa come il Taser"

TERAMO. Agenti di polizia penitenziaria presi a calci e uno ferito da un detenuto con acclarati problemi psichiatrici ricoverato nella camera detentiva che si trova nell’ospedale di Teramo. A denunciare il fatto è la segreteria provinciale del sindacato Sinappe. "Chiediamo che siano aggiornati i sistemi di contenimento (come la pistola elettrica Taser) dei facinorosi, categoria sempre più presente all’interno dei carceri italiani”, coglie l'occasione il sindacato.

L'aggressione è avvenuta nell’ospedale Mazzini dove il detenuto, con acclarati problemi psichiatrici, era ricoverato nella camera detentiva. "Il detenuto è andato in escandescenza senza apparente motivazione, ha iniziato dapprima a distruggere la camera ove si trovava poi, una volta che gli agenti sono intervenuti per tentare di contenere la sua furia egli li ha presi letteralmente a calci ferendone uno di essi", denuncia il Sinappe.

“Ormai la situazione è critica", aggiunge riferendosi alle sempre più frequenti aggressioni nei confronti della polizia penoitenziatria, "sembra di aver passato il punto di non ritorno. Da un lato ci sono detenuti sempre più aggressivi e irrispettosi verso il personale di polizia penitenziaria e dall’altro vi sono riforme su riforme che non permettono una seria applicazione dell’ordinamento penitenziario e che limitano sempre più l’operatività della polizia penitenziaria. Fortunatamente a Teramo abbiamo una camera di detenzione presso l’ospedale, chissà che cosa sarebbe accaduto se, come altrove, il detenuto in oggetto si fosse trovato ricoverato in una camera qualsiasi dell’ospedale con qualche altro paziente".

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