TERAMO

Detenuto prende a pugni l'agente penitenziario

Aggressione nel carcere di Castrogno, i sindacati chiedono un incontro urgente al prefetto

TERAMO. Aggressione nel carcere di Castrogno. Due detenuti, di cui uno con problemi psichiatrici, hanno tentato di non assumere la terapia di psicofarmaci occultandola sotto la mascherina. Scoperti, hanno inscenato una protesta tanto che uno di questi ha sferrato due pugni sul viso dell’ispettore che nel frattempo bloccava l’altro ristretto facinoroso.

La denuncia delle sigle Sappe, Sinappe, Uilpa, Uspp, Cisl e Cgil. “Da tempo ormai la polizia penitenziaria è vittima sacrificale di un’amministrazione (DAP) allo sbando e senza guida autorevole. Ogni giorno, in tutti i penitenziari della penisola, ci sono decine e decine di
aggressioni e i nostri vertici rimangono inermi. Chiediamo a gran voce le loro dimissioni, inevitabili vista l’incapacità di gestione dimostrata, anche se siamo consapevoli che nessuno si assumerà la responsabilità di fare i conti con il proprio operato, nessuno cederà al lauto stipendio che percepisce…la nostra politica se prima era assente ora con la caduta del Governo è irrintracciabile. Ci rivolgiamo al prefetto di Teramo affinchè convochi urgentemente un tavolo per affrontare con serietà le aggressioni nel penitenziario di Castrogno ed il trasferimento dei detenuti psichiatrici che oramai sono diventati ingestibili dal personale di polizia penitenziaria”.