Dibattito sulla salute mentale dei giovani

28 Settembre 2024

TERAMO. Si è tenuta ieri a Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, la tavola rotonda dal titolo “La salute mentale in infanzia ed adolescenza tra vecchie e nuove emergenze”, nel corso della...

TERAMO. Si è tenuta ieri a Palazzo Melatino, sede della Fondazione Tercas, la tavola rotonda dal titolo “La salute mentale in infanzia ed adolescenza tra vecchie e nuove emergenze”, nel corso della quale Stefano Vicari, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’unità di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha tenuto una relazione introduttiva che ha aperto poi un confronto ed un dibattito tra i numerosi intervenuti. All’incontro – cui hanno partecipato rappresentanti di associazioni del terzo settore, della scuola, dei centri di ricerca, dei servizi pubblici di prevenzione e cura impegnati sul nostro territorio per fronteggiare il delicatissimo tema del disagio infantile e giovanile – hanno portato un saluto: il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il direttore sanitario della Asl di Teramo Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, il presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso Antonella Ballone.
I lavori sono stati aperti dal presidente della Fondazione Tercas Piero Di Felice che nel suo intervento ha sottolineato le motivazioni della scelta del tema dedicato al disagio giovanile «in un’epoca in cui le pressioni della vita quotidiana, l’uso a volte eccessivo della tecnologia e le conseguenze di una pandemia globale hanno introdotto nuove sfide. Affrontare e promuovere la salute mentale nelle persone più giovani ed il loro benessere psicologico è infatti cruciale per garantire un futuro sano e prospero per le generazioni a venire».
Tra i temi trattati dal professor Vicari l’aumento dei casi di ansia e di depressione tra i giovanissimi «dovuto», ha affermato, «anche a vecchie e nuove dipendenze tra cui, in particolare, l’abuso da parte dei minori di smartphone e social network. Particolare preoccupazione è destata dall’aumento esponenziale dei casi di autolesionismo e tentativi di suicidio, a cui fa fronte la cronica carenza di posti letto dedicati alla cura dei disturbi psichiatrici in bambini e adolescenti. Sono ancora cinque le regioni in Italia prive di posti letto e tra queste l’Abruzzo».