Edili, firmato il contratto: stipendi più alti di 38 euro

23 Giugno 2012

L’intesa Ance-sindacati riguarda circa cinquemila operai e mille imprese Abbassati i contributi che le aziende debbono versare alla Cassa edile

TERAMO. Firmato il contratto provinciale dei lavoratori edili. Un contratto che porta alcuni benefici per lavoratori e imprese. Per i primi un aumento nel salario che varia da 31 a 38 euro al mese. Per le seconde il costo della Cassa edile è stato ridotto, ora è il più basso d’Abuzzo. E di questi tempi sono due passaggi fondamentali, per gli uni e le altre.

L’accordo che è stato firmato l’altroieri sera, nella sede dell’Ance, riguarda circa cinquemila operai e mille imprese. Le delegazioni erano rappresentate per la parte datoriale dal presidente Ance, Armando Di Eleuterio, dal vicepresidente Ezio Iervelli e dal direttore Marco Fabiocchi; per la parte sindacale da Silvio Amicucci, segretario Fillea Cgil, da Giancarlo De Sanctis, segretario della Filca Cisl e da Giovanni Signorile, segretario Feneal Uil.

«Nel nuovo contratto hanno trovato spazio contenuti di assoluto rilievo per le imprese ed i lavoratori, a riprova del clima di intensa collaborazione e di piena consapevolezza della drammatica crisi che sta investendo il settore provinciale», si legge in una nota congiunta di Ance e sindacati.

Il costo della Cassa Edile a carico dell’impresa è stato abbattuto al 7,54% , ulteriormente ridotta al 7,24% per le imprese che hanno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Sono state raddoppiate le prestazioni sanitarie ed è stato introdotto un nuovo strumento per l’assistenza fiscale dei lavoratori.

L’aumento della retribuzione si è attestato al 4%, mentre sono state riviste le indennità di trasporto e mensa, senza incrementarne il costo complessivo ma con una particolare attenzione alle esigenze dei lavoratori.

L’intesa, inoltre, ruota sul ruolo centrale degli enti bilaterali, in particolare la Scuola edile che ha aperto una sede operativa a Giulianova e ha all’attivo 600 allievi formati. La Scuola, continua la nota, diventerà lo strumento per l’erogazione di servizi di orientamento, impiego e riqualificazione per imprese e lavoratori, e favorirà l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro.

«E’ un passaggio fondamentale nell’attuale congiuntura di profonda crisi», afferma Di Eleuterio, «perché abbiamo rispettato gli impegni contrattuali riducendo gli oneri per le imprese ed aumentando contestualmente le prestazioni per i lavoratori. Si è trattato di un vero atto di responsabilità che consolida le nostre relazioni industriali».

«E’ un contratto strategico», osserva Amicucci, per rispondere alla crisi, aumentando le buste paga dei lavoratori, rafforzando il ruolo degli enti bilaterali come strumento di attuazione delle politiche sindacali in anni in cui il settore si sta destrutturando e frammentando; occorre incrementare i presìdi a tutela della legalità, della sicurezza ed a garanzia delle imprese regolari».

«Abbiamo riservato, commenta De Sanctis, «una particolare attenzione ai problemi dei lavoratori e delle loro famiglie incrementando le prestazioni ed aumentando le tutele. L'aumento paga mensile va da 31 a 38 euro al mese per gli operai edili, oltre ad un notevole abbassamento dei costi per le imprese regolari. Un buon contratto frutto soprattutto della ritrovata collaborazione tra sindacato e imprese nell'affrontare insieme i gravi problemi del settore, in maniera propositiva». «Le relazioni con l’Ance vengono ulteriormente rafforzate», aggiunge infatti Signorile, «abbiamo incrementato i servizi formativi: nascerà una vera e propria struttura per riqualificare i lavoratori e favorirne l’impiego».

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