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Escursioni e folclore, ultima serie di eventi

ATRI. Con la seconda settimana di settembre termina anche la lunga serie degli eventi estivi atriani, che hanno registrato un aumento del flusso turistico rispetto al passato e che anche quest’anno...

ATRI. Con la seconda settimana di settembre termina anche la lunga serie degli eventi estivi atriani, che hanno registrato un aumento del flusso turistico rispetto al passato e che anche quest’anno sono stati molto variegati spaziando dalla cultura allo sport, dal folklore alla storia, dalla natura agli eventi religiosi, rendendo quindi la città appetibile alle richieste delle diverse tipologie di visitatori.
In quest’ultima settimana di eventi si registrano ancora nella riserva Oasi del Wwf Calanchi di Atri l’escursione naturalistica “Alla scoperta delle unghiate del diavolo” oggi alle 18 e inoltre venerdì 13 settembre alle 17 nel suo centro visiteil laboratorio didattico “Che cos’è la carta?”. Sempre il 13 nel museo capitolare alle 18 sarà inaugurata la mostra “La grande immagine” dedicata alle forme dell’arte di propaganda maoista. Sabato 14 dalle 16 con partenza da piazza Duomo si terrà un altro appuntamento con le visite guidate di Atri Sotterranea e, sabato 14 e domenica 15, sarà la volta di un’importante weekend dedicato al folklore con “Atri Folk” che prevede una serie di incontri corali e la manifestazione dedicata alla vendemmia e alla pigiatura nel centro storico e nel rione San Domenico che prevede anche sfilata e premiazione di carri allegorici. Si concluderà infine il16 alle 16 in piazza Duchi Acquaviva con l’accoglienza delle reliquie di Sant’Antonio di Padova e di San Francesco.
L’assessore alla cultura Domenico Felicione commenta: «Si chiude un’estate positiva, Atri come sempre è stata un punto di riferimento per gli eventi culturali. Il fatto di aver allungato la serie di eventi estivi, partendo a maggio e terminando a metà settembre, è sintomo che c’è grande richiesta turistica verso la nostra città e che questa non si limita soltanto ai due mesi più caldi». (r.m.)