Gatti rientra in Fratelli d’Italia Marsilio, attacco bis a D’Alberto

Tutti i big abruzzesi del partito accolgono l’ex assessore, la sua candidatura alle regionali è certa Il governatore insiste: «Sul nuovo ospedale il Comune deve dirci subito dove dobbiamo farlo»
TERAMO. Un doppio ritorno: alla politica attiva e al partito che oltre dieci anni fa contribuì a far nascere. Paolo Gatti lascia la panchina, torna in campo e punta dritto alle elezioni regionali sostenuto dallo stato maggiore del primo partito di governo: Fratelli d'Italia.
IL DOPPIO RITORNO
Ieri mattina, in quella che in piazza Garibaldi sarà la sua sede elettorale (da inaugurare entro metà ottobre), l'ex assessore regionale e comunale, fondatore e ispiratore della civica Futuro In, ha annunciato il suo doppio ritorno. Lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa che, per partecipazione e durata, è stata più simile a un meeting. Con e per Gatti, infatti, c'erano tutti i massimi rappresentanti di FdI abruzzesi, militanti teramani, consiglieri comunali ed ex candidati di Futuro In. Ma anche amici di lungo corso ed ex amministratori che hanno condiviso con Gatti importanti esperienze politiche. Fratelli d'Italia ha aperto con favore le porte all'ex assessore regionale che, nel lontano 2012, contribuì a fondare il partito per poi candidarsi nelle sue fila alla Camera sfiorando, senza conquistarlo, il seggio romano. Ieri a dargli il bentornato c'erano proprio tutti: dalla presidente provinciale Marilena Rossi, che ha coordinato la conferenza stampa, al presidente della Regione Marco Marsilio, passando per i senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris, fino al deputato Guerino Testa e al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. Presente in sala anche l'eurodeputata Elisabetta De Blasis.
VERSO LA CANDIDATURA
Un ritorno a casa, come lo stesso Gatti lo ha definito, dopo anni di distanza non solo dal partito della Meloni ma anche dalla politica attiva. Sebbene abbia lavorato sempre dietro le quinte, con una maggiore ed evidente esposizione nel corso delle amministrative di maggio a Teramo con la sua lista Futuro In, ora per Gatti si apre una nuova fase operativa. Si è messo a disposizione di FdI per le prossime elezioni regionali e, benché ieri non sia giunta l'ufficiale designazione, sarà senza dubbio lui il candidato di punta teramano a sostegno di Marsilio. «Nel 2018 avevo detto addio alla politica attiva: mi sentivo svuotato e non avevo più l'entusiasmo che mi aveva sempre contraddistinto. Ho fatto politica passiva, poi in occasione delle elezioni comunali mi è tornata la voglia di impegnarmi: ho visto grande energia intorno a me, mi sono sentito vivo e oggi sono dove sento di dover stare», ha detto Gatti. Ha garantito impegno, forte delle esperienze maturate come amministratore a vari livelli, certo di poter dare «un valore aggiunto al progetto regionale di Marsilio», ha concluso. I vertici del partito hanno speso parole di stima verso Gatti, sottolineandone le qualità politiche. «Non è vero che uno vale uno: Paolo ha grandi capacità, ha fatto nascere questo partito e anche in anni di lontananza ha sempre sostenuto il centrodestra. Recuperarlo in un partito strutturato è una bella notizia», ha detto Marsilio.
IL NODO dell’OSPEDALE
La conferenza stampa per l'ingresso di Paolo Gatti in FdI ha visto inevitabili passaggi dedicati al tema del nuovo ospedale di Teramo. Il presidente Marco Marsilio è tornato a tuonare contro il sindaco Gianguido D'Alberto che «ancora non dice dove vuole che venga fatto il nuovo ospedale: attendiamo da tre anni. Continua a ripetere che non sono chiaro sui soldi: lo avrò detto decine di volte che ci sono 120 milioni pronti e per la parte mancante faremo un mutuo. Come glielo devo spiegare? Se prima però non dice dove vuole l'ospedale non posso accendere un mutuo. Ho saputo che martedì terrà una conferenza stampa per rispondere alla mia, ma per quello stesso giorno dovrebbe convocare il consiglio comunale per deliberare il sito del nuovo ospedale. Altro che conferenza stampa», ha detto il governatore, ribadendo di essere stato sempre stato chiaro sul tema, di essere convinto che Piano d'Accio sia la migliore soluzione ma di essere pronto a cambiare idea e progetto «se Teramo, tramite il consiglio comunale, deciderà per Villa Mosca. Resta il fatto che non butterò soldi per ristrutturare un edificio vecchio, quindi si farà in ogni caso una nuova struttura. Sia pure a Villa Mosca». Anche Gatti, la cui civica Futuro In ha sempre sostenuto Villa Mosca come miglior sito, ha criticato il sindaco D'Alberto dicendo che dinanzi a Babbo Natale, cioè Marsilio, che mette a disposizione soldi e proposte, lui sceglie di non scegliere. «Le idee e le opinioni possono essere diverse, ma la politica è fatta di scelte: si prenda una decisione e si vada avanti con questo progetto», ha detto Gatti.
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