Gioco d'azzardo illegale in Val Vibrata. Indagini in tutta Italia

L'inchiesta aperta dalla procura di Teramo approda anche Ascoli, Macerata, Napoli, Bari, Udine, Forlì, Benevento e Torino. Un network di 27 società gestiva i giochi illegali attraverso macchinette sistemate nei bar e collegate in rete

TERAMO. Un'indagine iniziata più di un anno fa dalla Finanza di Teramo sul gioco d'azzardo on-line in Val Vibrata e approdata in questi giorni in diverse città italiane: Ascoli, Macerata, Napoli, Bari, Udine, Forlì, Benevento e Torino. Qui hanno sede 27 società che gestiscono giochi illegali attraverso "totem" cioè macchine sistemate nei bar. Sono state indagate 19 persone per diverse ipotesi di reato, che vanno dal gioco d'azzardo, alla truffa ai danni dello Stato, all'associazione a delinquere, alla violazione delle legge sulla privacy, alla violazione del decreto Pisani e all'evasione fiscale.

Il meccanismo era semplice: gli apparecchi - ne sono stati sequestrati 10 in provincia di Teramo - erano in realtà veri e propri computer da cui si poteva accedere a casinò on line, gestiti dalle 27 società che ovviamente non hanno alcuna autorizzazione del Monopoli di Stato. I programmi, peraltro, erano impostati per non far vincere quasi mai il giocatore, se non raramente e piccole somme. Finora - le indagini non sono ancora concluse - sono stati sequestrati 3 server, 30 pc, 521 smart card (con cui il giocatore scommetteva nella macchinetta), 23 totem e altro materiale informatico.
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