Gis, chiesto il concordato preventivo

Mosciano, operazione di salvataggio per lo storico marchio abruzzese di gelati: il giudice sta decidendo in queste ore

MOSCIANO. Il marchio del gelato degli abruzzesi rischia di scomparire. Sono ore decisive per il futuro della Gis gelati di Mosciano Sant’Angelo. La storica azienda, poco dopo la morte del patron Pietro Scibilia, ha prenotato la richiesta di concordato preventivo in tribunale. In questi giorni è attesa la decisione del giudice delegato Flavio Conciatori.

Il concordato preventivo, in genere, è una procedura concorsuale attraverso la quale l'imprenditore ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarato fallito o comunque per cercare di superare la crisi in cui versa l'impresa. Il futuro dello storico marchio dipenderà dal fatto se verrà disposta la liquidazione dei beni o se si cercherà di salvaguardare l’attività produttiva. A rompere gli indugi, l’anno scorso, furono 92 dipendenti stagionali della fabbrica di gelati, che presentarono un decreto ingiuntivo per ottenere il pagamento di stipendi arretrati . Gli operai si sono rivolti, tramite la Flai Cgil, all’avvocato Renzo Di Sabatino per cercare di ottenere le spettanze dovute, che risalgono ormai a quasi due anni fa. I lavoratori stagionali - che l’azienda impiegava fino al 2011 per i picchi di produzione estiva - devono percepire ancora il trattamento di fine rapporto e alcuni stipendi arretrati. In totale il ricorso collettivo per decreto ingiuntivo è stato presentato per un totale di 330mila euro. La richiesta dei decreti ingiuntivi si inserisce in un quadro di difficoltà dell’azienda di Pietro Scibilia che si trascinava da anni.

La Gis ha ormai sospeso la produzione nello stabilimento di Mosciano Sant'Angelo e 27 dipendenti fissi sono stati posti in regime di cassa integrazione straordinaria da metà maggio 2012. Si tratta di una cassa integrazione a rotazione. Chi è al lavoro si occupa di gestire degli impianti: le celle refrigeranti non possono essere spente, pena il blocco del loro funzionamento. Le motivazioni che hanno portato al blocco della Gis e alla cassa integrazione per i dipendenti sarebbero di carattere finanziario e non commerciale. Già nel 2010 l'azienda aveva avuto difficoltà economiche che avevano comportato il mancato pagamento degli stipendi dei dipendenti, un centinaio in tutto, compresi gli stagionali. Quel problema - ma anche gli attuali - era da imputare al credito di quattro milioni di euro vantato nei confronti della Adriaoli. L’azienda, che commercializzava i gelati Gis, venne indagata dalla procura di Palmi che nell'agosto 2010 ne congelò il capitale.

Una crisi di liquidità che ha creato non pochi problemi a un marchio famoso in Italia e anche oltre. La Gis, oltre a produrre gelati per altri marchi, aveva anche una propria linea di prodotti, molto apprezzata e diffusa. Senza contare che l’intraprendenza di Pietro Scibilia l’aveva portato a sponsorizzare prima il famoso campione di ciclismo Francesco Moser che fece conoscere la Gis in tutto il mondo, poi il Pescara nella stagione d’oro in serie A firmata Giovanni Galeone, sotto la presidenza di Scibilia.

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