Giulianova: due quintali di vongole fuorilegge / VIDEO

È ingente la quantità di pescato in eccesso sequestrata dalla Guardia costiera

GIULIANOVA . Ad una settimana esatta dall’inizio del fermo della pesca alle vongole per 45 giorni, la guardia costiera ha intercettato un natante con un carico di prodotto pescato in maniera illegale. I militari venerdì mattina hanno fatto visita all’interno del porto, al momento dell’attracco, ad un natante sospetto. Il comandante aveva occultato il pescato eccedente la quantità consentita nei locai di prora dell’imbarcazione, sotto le tavole di legno del pavimento.

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Vongole sequestrate a Giulianova, la stiva stracolma del peschereccio
La Guardia costiera scopre dov'erano nascosti i sacchi di pescato in eccesso

Un quantitativo ingente, quello sequestrato: oltre 2,6 quintali rispetto a quanto stabilito dalle norme vigenti che consentono la cattura giornaliera di 400 chilogrammi di “chamelea gallina” per imbarcazione. Il personale della polizia marittima ha notato immediatamente lo strano comportamento dei pescatori e ha percepito che qualcosa non andava. Insomma i militari hanno intuito al volo che il fondo del natante potesse occultare qualcosa di illegale e così l’ispezione da visiva si è trasformata in materiale. Infatti, poco dopo, sono stati rinvenuti ben 23 sacchi di vongole pronti per essere sbarcati ed essere immessi sul mercato nero, senza la dovuta tracciabilità del prodotto ittico. A conclusione dell’attività di polizia è scattato il sequestro delle vongole pescate illegalmente, oltre all’attrezzatura utilizzata per la loro cattura. Al comandante è stata irrogata una sanzione amministrativa di 4mila euro. Le vongole sequestrate, ancora vive e vitali, sono state rigettate in mare e riconsegnate all’ecosistema marino.
Così ha commentato il tenente di vascello Claudio Bernetti, comandante della guardia costiera di Giulianova: «Sottrarre al mare un quantitativo così significativo immettendolo sul mercato eludendo qualsiasi forma di controllo sanitario, con certificazione della provenienza, equivale innanzitutto a danneggiare il mercato stesso, ma ancor prima il consumatore finale e gli operatori onesti del settore che lavorano rispettando le regole». Bernetti conclude aggiungendo che i controlli della guardia costiera verranno intensificati con fermezza, a tutela dell’intero sistema che rappresenta un’eccellenza della costa teramana. (al. al.)
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