Gli operai presidiano la Bontempi

Martinsicuro, picchetto davanti all’industria chiusa che forse verrà affittata a una cooperativa con soli 20 dipendenti

MARTINSICURO. Picchetto dei lavoratori della Bontempi davanti ai cancelli della storica azienda che produceva giocattoli a Martinsicuro. L’iniziativa arriva a poche ore dall’incontro che si terrà oggi in Regione, per fare il punto della situazione.

I quasi cento lavoratori della Bontempi sono in cassa integrazione per cessazione di attività ormai da un paio di mesi.

«La Bontempi potrebbe dunque effettuare solo le lavorazioni finalizzate alla realizzazione delle commesse già programmate, così come è stato ripetuto nel corso degli svariati incontri che si sono tenuti presso le sedi istituzionali», scrivono in una nota Giovanni Timoteo, segretario della Filctem Cgil e Giampiero Daniele della Femca Cisl, «purtroppo però, per l'ennesima volta, le comunicazioni che l'azienda ha portato sul tavolo della trattativa sono state volutamente lacunose e finalizzate a prendere tempo rispetto alla legittima richiesta delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori di sapere quale sarà il destino dello stabilimento di Martinsicuro e di tutte le maestranze in esso impiegate».

I due sindacalisti infatti si riferiscono a una precedente riunione nell’assessorato regionale al Lavoro e dell’annuncio dell'avvio della procedura di affitto di ramo d'azienda: «è emerso che alcuni lavoratori, che costituiscono la dirigenza attuale dello stabilimento di Martinsicuro, stavano già costituendo una cooperativa che dovrebbe produrre la parte non tecnologica dei prodotti Bontempi; mentre non risultano chiare le modalità con cui intendono gestire la società che opera attualmente. Questa ancora fumosa iniziativa imprenditoriale potrebbe, forse, impiegare solo il 20/25% del personale occupato presso la Bontempi». Si parla infatti di una ventina di assunzioni a tempo determinato.

«Considerata la scarsezza delle informazioni, la parzialità con cui si stanno coinvolgendo le maestranze e la discrezionalità con la quale, di fatto, la direzione aziendale sta decidendo chi verrà rioccupato», incalzano nel comunicato stampa Timoteo e Daniele, «questa iniziativa sembra l'ennesimo tentativo della Bontempi di prendere tempo senza dare alle lavoratrici ed ai lavoratori le risposte di cui hanno diritto. Per tutte queste ragioni fino a quando la situazione non sarà chiara, le lavoratrici ed i lavoratori della Bontempi presidieranno l'azienda che li sta licenziando».

I sindacati hanno peraltro chiesto una visita ispettiva della direzione territoriale del lavoro per accertare corretto andamento della situazione all’interno della fabbrica.

La mancanza di chiarezza peraltro riguarda anche uno degli annunci dati dall’azienda in uno dei precedenti incontri: l’imminente presentazione di una richiesta di concordato preventivo. Ma a quanto pare, nonostante sia passato del tempo, pare che non sia stata depositata in tribunale. (a.f.)

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