Guarito il paziente curato con l’ozono
Atri in attesa dell’ultimo ok per iniziare la sperimentazione. Lucidi Pressanti nella task force di Verì
TERAMO. Rimane stabile il numero di pazienti nei due centri Covid. Ieri erano ricoverati in totole 60 malati: 12 a Teramo (più cinque in Rianimazione) e 48 ad Atri (più quattro in Rianimazione). Un secondo paziente ieri è stato inviato alla Rsa di Giulianova che ospita malati in via di guarigione. Due i pazienti deceduti: una donna di 86 anni di Pescara, che era ricoverata ad Atri e un uomo di 83 anni di Montorio, che era ricoverato a Teramo. I malati in isolamento domiciliare in provincia sono 383 e ci sono cinque nuovi positivi.
TERAPIA CON L’OZONO. Il primo paziente trattato con l’ozonoterapia all’ospedale di Atri sta molto meglio, a distanza di 10 giorni dall’inizio del trattamento con il macchinario acquistato a tempi record dalla Asl, ora si è negativizzato e sta per essere dimesso.«Il paziente di 60 anni ha risposto molto bene», spiega il primario Enrico Marini, «è migliorata la funzione respiratoria. La terapia ha favorito un più rapido recupero. Il paziente ha abbandonato il letto e mentre prima consumava 30 litri di ossigeno al minuto ora è a due litri al minuto, con un flusso bassissimo».
Ma finora il San Liberatore ha avuto l’autorizzazione dal comitato etico regionale a trattare con l’ozonoterapia un solo paziente. Ora lo stesso comitato si dovrebbe esprimere su un utilizzo più sistematico. «Stiamo partecipando a uno studio multicentrico proposto dalla Asl di Udine. Si tratta di un protocollo già autorizzato dallo Spallanzani. Contiamo di poter usare la metodica su più pazienti, siamo in attesa del via libera del comitato etico regionale». L’ospedale di Atri rientrerebbe in un gruppo di 30 centri in Italia con ospedali come lo Spallanzani di Roma, il Monaldi di Napoli, il Santa Maria Nuova Firenze o il Mauriziano di Torino.
TASK FORCE DI VERÌ. Due esperti provenienti dalla Asl di Teramo nella task force che da qualche giorno affianca l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì. Il “gruppo di coordinamento regionale”, che ha il compito di coadiuvare l’assessore è composto da Gabriella Lucidi Pressanti, capo del dipartimento servizi della Asl di Teramo e dal colonnello Corrado Picone della Commissione nazionale grandi rischi e maxi emergenze, che fa parte anche della Task force che supporta il direttore generale facente funzione Maurizio Di Giosia. Oltre a loro ci sono Fernando Romano (La Sapienza, Roma), Raffaele Di Nardo (Asl Chieti), Rocco Erasmo ( Asl Pescara) e Pierluigi Cosenza (Asl L’Aquila). (a.f.)
TERAPIA CON L’OZONO. Il primo paziente trattato con l’ozonoterapia all’ospedale di Atri sta molto meglio, a distanza di 10 giorni dall’inizio del trattamento con il macchinario acquistato a tempi record dalla Asl, ora si è negativizzato e sta per essere dimesso.«Il paziente di 60 anni ha risposto molto bene», spiega il primario Enrico Marini, «è migliorata la funzione respiratoria. La terapia ha favorito un più rapido recupero. Il paziente ha abbandonato il letto e mentre prima consumava 30 litri di ossigeno al minuto ora è a due litri al minuto, con un flusso bassissimo».
Ma finora il San Liberatore ha avuto l’autorizzazione dal comitato etico regionale a trattare con l’ozonoterapia un solo paziente. Ora lo stesso comitato si dovrebbe esprimere su un utilizzo più sistematico. «Stiamo partecipando a uno studio multicentrico proposto dalla Asl di Udine. Si tratta di un protocollo già autorizzato dallo Spallanzani. Contiamo di poter usare la metodica su più pazienti, siamo in attesa del via libera del comitato etico regionale». L’ospedale di Atri rientrerebbe in un gruppo di 30 centri in Italia con ospedali come lo Spallanzani di Roma, il Monaldi di Napoli, il Santa Maria Nuova Firenze o il Mauriziano di Torino.
TASK FORCE DI VERÌ. Due esperti provenienti dalla Asl di Teramo nella task force che da qualche giorno affianca l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì. Il “gruppo di coordinamento regionale”, che ha il compito di coadiuvare l’assessore è composto da Gabriella Lucidi Pressanti, capo del dipartimento servizi della Asl di Teramo e dal colonnello Corrado Picone della Commissione nazionale grandi rischi e maxi emergenze, che fa parte anche della Task force che supporta il direttore generale facente funzione Maurizio Di Giosia. Oltre a loro ci sono Fernando Romano (La Sapienza, Roma), Raffaele Di Nardo (Asl Chieti), Rocco Erasmo ( Asl Pescara) e Pierluigi Cosenza (Asl L’Aquila). (a.f.)