I candidati: è ingannevole il sondaggio pro Brucchi

10 Maggio 2014

Coro di accuse al sindaco uscente e al centrodestra: «Hanno paura di perdere e vogliono influenzare gli indecisi». I 5 Stelle annunciano il ritorno di Grillo in città

TERAMO. «Ingannevole». È la parola che i candidati sindaco avversari di Maurizio Brucchi usano per commentare il sondaggio elettorale commissionato da Forza Italia. Secondo i dati diffusi dal centrodestra, il primo cittadino uscente sarebbe in vantaggio con il 53,1% dei consensi, che gli permetterebbe di essere rieletto al primo turno.

Dopo la reazione immediata di Berardo Rabbuffo, che ha definito «una farsa» il sondaggio, arrivano le prese di posizione degli altri aspiranti alla fascia tricolore. Il Pd, che sostiene Manola Di Pasquale, ritiene che l’iniziativa del centrodestra sia solo «fumo negli occhi» degli elettori. «Brucchi, segretario provinciale di Forza Italia», affermano i democratici, «dimostra chiaramente, con la pubblicazione di questo sondaggio, privo di valenza reale, che vuole continuare a ingannare i teramani». Il raggiro sarebbe svelato dall’analisi dei dati. «Su 6.532 telefonate ben 4.689 elettori si sono rifiutati di rispondere», fa notare il partito, «inoltre, su mille interviste completate, 843 sono “sostituzioni”, ovvero elenchi di persone dati dai committenti, quindi da Forza Italia». L’esito del voto del 25 maggio, a detta dei democratici, sarà ben diverso da quello del sondaggio. «Brucchi è destinato a perdere», osserva il Pd.

Secondo Gianluca Pomante, il sindaco «è in caduta libera e cerca miseramente di raschiare il fondo del barile». Il candidato dei movimenti civici evidenzia come, dalla lettura dei dati, solo il 6% degli elettori contattati vorrebbe Brucchi ancora alla guida del Comune. «Quello stesso sindaco che ha paura di confrontarsi su pubblica piazza con il sottoscritto e non rispondere alle richieste di chiarimenti sulla Team, sul Ruzzo, sulle assunzioni facili», insiste, «vorrebbe ora circuire con un sondaggio inattendibile».

Per Graziella Cordone il rilevamento è fuorviante. «I numeri vanno letti tutti», osserva, «con quasi cinquemila persone che non hanno risposto il risultato diventa un altro». A detta della candidata di “Città di Virtù” e “Sinistra PartecipAttiva”, dunque, il sondaggio mira a condizionare gli elettori. «Serve a influenzare gli indecisi in modo scorretto», spiega. Cordone fa anche rilevare come vari candidati del centrodestra non abbiano rispettato l’esortazione del prefetto ad oscurare i manifesti affissi fuori dagli appositi spazi elettorali. «Questa è un’altra forma di condizionamento legata al potere e ai soldi», afferma, «che viola la par condicio».

Lo stesso argomento è utilizzato da Fabio Berardini, candidato sindaco del Movimento 5 stelle. «Non possiamo ritenere attendibili i sondaggi fatti da chi non rispetta le regole», spiega, «e comunque tutti gli elettori che si sono rifiutati di rispondere non voteranno per Brucchi». Gli indecisi, a detta di Berardini, si schiereranno con il Movimento, «per cui la situazione si ribalta». Il candidato annuncia una possibile nuova presenza in città di Beppe Grillo, che farà lievitare i consensi per l’M5S.

“Prospettiva Comune”, che candida a sindaco Giorgio Giannella, sceglie invece l’ironia. «Dopo tanta attesa abbiamo finalmente il responso del sondaggio commissionato all’Istituto statistico superiore Orsolino», scrive, «al primo posto si colloca Claudio Scajola di Forza Italia, candidato a sua insaputa, con il 54% dei votanti di Montecarlo».

Gennaro Della Monica

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