I giovani industriali puntano sui ragazzi

15 Maggio 2013

Il neo presidente de Paulis: «Li spingeremo a fare impresa con la collaborazione di scuola, università e banche»

TERAMO. Intensificare il dialogo con le istituzioni locali su reti d’impresa, credito, internazionalizzazione. Creare canali diretti di comunicazione con l’Università per favorire scambi di conoscenze, ricerca e innovazione. Promuovere la cultura d’impresa nelle scuole e nelle università. Sono alcuni dei punti programmatici illustrati dal nuovo presidente del gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Teramo, Giammaria de Paulis, che ieri ha presentato il programma e la squadra.

Affiancano de Paulis, icome vice presidenti Antonella Ballone (con delega al comitato nazionale), Renato Piccioni e Giacomo Sorbi. Il consiglio, inoltre, è composto da Andrea Capponi, Giammario Cauti, Angelina Coletta, Giovanna De Dominicis, Antonio Marfisi, Marco Milanesi, Alfredo Nepa.

«Assumere questo incarico, in un momento così difficile per la nostra economia», ha dichiarato il presidente, «è un impegno delicato, ma al tempo stesso stimolante, per le sfide che siamo chiamati ad affrontare. Occorre tornare ai valori reali del produrre e dell’industria. Noi Giovani imprenditori dobbiamo essere i primi sostenitori della teoria del fare, perché, oggi gli imprenditori, con il loro impegno e con l’assunzione di rischi quotidiani, assicurano un futuro di crescita e benessere alla società».

Il presidente si propone di «creare un solido canale di comunicazione con le principali istituzioni del territorio. Dovremmo identificare i principali interlocutori con cui confrontarci per dialogare su tematiche di interesse imprenditoriale quali energia, credito, ambiente e infrastrutture».E questo vale anche per i rapporti con le banche per «individuare validi interlocutori ai quali rappresentare le esigenze e le problematiche che i giovani hanno nell’avvio di nuove imprese».

Non solo. «Il mondo accademico e della ricerca», ha dichiarato de Paulis, «può essere una fonte inesauribile di idee e risorse umane di alto profilo pronte ad essere affiancate nelle nostre aziende. Il contatto con giovani ricercatori ci permetterà di sviluppare o far nascere idee e imprese innovative».Legato a questo ambito c’è la necessità di «diffondere la cultura d’impresa e del merito all’interno delle scuole superiori e delle università al fine di orientare i giovani e i giovanissimi alla creazione d’impresa e al mercato del lavoro. Il nostro compito è quello di puntare a creare nuovo lavoro e spingere i giovani a crearselo. Un ruolo di proposta e di sperimentazione continua».

In definitiva de Paulis pensa a creare un ponte fra associazione, università e scuole e mondo del credito. E quindi confronti con gli studenti per stimolare la loro voglia di fare impresa, ma anche convincere gli istituti di credito locali a creare un fondo per finanziare nuove idee. La vice presidente Ballone ha posto invece l’accento sulla necessità di ridurre la tassazione sul lavoro e sulle imprese, condizione imprescindibile per favorire la ripresa. Il vice Piccioni ha puntato sulle difficoltà di accesso al credito e sulla necessità di presentare garanzie tali che molte iniziative imprenditoriali vengono bloccate.

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