Il Cerulli non vuol stare col Crocetti

24 Settembre 2010

I docenti dell'Iti: se accorpamento dev'essere, sia con il liceo Curie

GIULIANOVA. «Vogliamo fermamente mantenere l'autonomia dell'istituto. Ma, se proprio dobbiamo essere fucilati, fateci scegliere almeno il proiettile». È chiaro l'appello lanciato ieri nella sala consiliare del municipio da docenti e genitori dell'Itis/Ipsia Cerulli.

Il grido d'allarme riguarda l'ipotesi, sempre più certa, dell'accorpamento con l'istituto turistico alberghiero Crocetti e spiega bene i pericoli percepiti dal personale del Cerulli in merito alla fusione: fine di una lunga tradizione, perdita delle professionalità degli insegnamenti e creazione di un "mostro" da 1.343 alunni. Questo sarebbe il risultato dell'accorpamento, già scongiurato la scorsa primavera ed ora tornato come uno spauracchio a velare di nubi il futuro dell'istruzione cittadina. 

Comunque, se fusione dev'essere, ribadiscono gli insegnanti dell'istituto tecnico, che sia con il liceo scientifico Curie, al fine di creare un polo scolastico specializzato nelle materie tecnico-scientifiche. «Esprimiamo il nostro dissenso verso qualsiasi forma di accorpamento ma, se il destino è questo, che la fusione avvenga con il Curie», ha sostenuto il docente Franco Occhino assieme ad altri suoi colleghi presenti nell'assemblea pubblica di ieri pomeriggio.

Tale ipotesi era solo una delle due contenute nella proposta di accorpamento dello scorso anno: Itis e liceo da un lato, Ipsia e alberghiero dall'altro; invece nella nuova proposta è rimasta solo la seconda ipotesi, che vedrebbe come unica soluzione l'accorpamento di Itis, Ipsia e alberghiero, creando di fatto un sovradimensionamento e uno sbilanciamento numerico notevole, a tutto vantaggio del Curie.

«Non c'è affinità tra Crocetti e Cerulli, e poi il legame tra Itis e liceo è motivato dalla contiguità di territorio ed indirizzi», ha aggiunto Occhino. «Non si può svendere, decretare la morte di un istituto per la maggior gloria di un altro». «Se si mischiano le attività del Cerulli e del Crocetti si perdono le specificità», ha sostenuto il professor Giuseppe Leonzi, che ha auspicato la partecipazione dei politici giuliesi per scongiurare la fusione.  Intanto sono già 100 le firme raccolte dal comitato dei genitori, che da oggi cercherà di coinvolgere più persone possibili alla causa con l'allestimento di punti di raccolta delle adesioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA