Castilenti

Il matrimonio low cost a Castilenti: 9 invitati e pranzo al bar

27 Settembre 2025

Gli sposi Alfredo e Mical: «Scelta consapevole contro gli sprechi e il caro-cerimonie, volevamo dare un segnale e in tanti sono venuti a dirci che lo apprezzavano»

CASTILENTI. Un matrimonio in famiglia con nove invitati, il pranzo nel dehors del bar di proprietà con menù tradizionale teramano cucinato in casa, fotografie scattate con il cellulare, abiti low cost e testimoni d’eccezione: per la sposa la nonna Beatrice di 89 anni e per lo sposo il caro amico Ercole di 63 anni. È l’originale e significativa cerimonia che si è svolta domenica scorsa a Villa San Romualdo dove gli sposi, i 38enni Alfredo Paluzzi e Mical Andreoli, conviventi da anni, genitori di due bambini di 5 e 7 anni e proprietari e gestori del Bar Paluzzi Bistrot, hanno voluto riscoprire l’autenticità del rito e dare un segnale contro il caro-matrimoni, che per le coppie è un sacrificio non sempre sostenibile, e contro gli sprechi di cerimonie sfarzose. Un matrimonio che si è trasformato in una grande festa dei tanti paesani che sono passati a dare gli auguri e hanno apprezzato il messaggio che gli sposi hanno voluto lanciare sui sacrifici e le rinunce che le giovani coppie devono fare a causa del caro-vita.

«Il nostro è stato un matrimonio bellissimo e indimenticabile», racconta Alfredo, «domenica mattina ho aperto il bar come di consueto e ho lavorato fino alle 11, quindi di corsa a prepararmi e alle 12,45 c’è stata la cerimonia civile nel giardinetto a Castilenti officiata dalla sindaca Sabina Mazzocca. È stata una grandissima emozione grazie anche alla presenza dei nostri figli, genitori e testimoni, che sono i pilastri e i punti di riferimento delle nostre vite». Poi pranzo nel dehors del bar. «In tutto», aggiunge Alfredo, «siamo stati 11 commensali e il pranzo l’ha cucinato la mia mamma rispolverando il menù vintage dei matrimoni degli anni ‘70: timballo, chitarra con le pallottine, pollo al forno con le patate e la torta tradizionale, una squisitezza. Ringraziamo i dipendenti del bar che ci hanno aiutato». Gli sposi non hanno fatto le bomboniere, ma hanno donato dei ricordini agli amici che hanno fatto loro dei regali e sono soddisfatti della loro scelta. «Purtroppo oggi si sta esagerando sui costi dei matrimoni e tante coppie optano per la convivenza», confidano, «anche se si è in due a lavorare e soprattutto se si hanno figli è dura portare avanti una famiglia e questo le istituzioni dovrebbero comprenderlo. Noi abbiamo voluto dare un segnale e tanti amici ci seguiranno», concludono, «anche perché ciò che conta è l’amore nella coppia e non la festa grande e piena di sprechi».

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