Il sindaco: vietato girare a torso nudo

29 Luglio 2010

L'ordinanza leghista a Silvi: multa di 500 euro a chi mostra i pettorali per strada

SILVI. E' vietato girare a torso nudo nelle vicinanze e all'interno delle attività commerciali. C'è il rischio di pagare fino a 500 euro di multa. Accade a Silvi. Si tratta di uno dei divieti contenuti in una ordinanza dal sapore leghista. Anzi, lo è. Infatti è stata preparata non solo dal sindaco Gaetano Vallescura, ma anche dal consigliere comunale della Lega Nord, con delega al commercio, Nicola Orsini. E' solo l'ultima trovata del primo cittadino di Silvi, il sindaco che in passato ha già fatto parlare di sè per le particolari misure anti-prostituzione e per i cartelli che vietavano di contrattare prestazioni sessuali sul territorio comunale.

«Tutela del decoro urbano»: è questa la "mission", racchiusa in dieci punti, dell'ordinanza presentata ieri mattina da Vallescura e Orsini alla biblioteca Delfico di Teramo. Un'ordinanza che, per i contenuti, sembra destinata a sollevare polemiche. 

I DIVIETI. Un vero e proprio giro di vite contro gli abusivi e gli incivili che vieta, in primis, il trasporto e la detenzione, sia all'interno dell'area urbana che sulla spiaggia, di contenitori inequivocabilmente riconducibili alla vendita illegale di prodotti. Il che, tradotto in concreto, significa niente più venditori ambulanti sulla spiaggia e in città. 

Non sarà più possibile, poi, chiedere soldi con insistenza o petulanza; bivaccare, sistemare giacigli o comunque coricarsi per terra in strade, piazze, luoghi pubblici, parchi e spazi antistanti negozi; passeggiare e sostare a torso nudo all'interno e nelle vicinanze delle attività commerciali delle vie cittadine (in particolare nei luoghi dove si somministrano bevande e alimenti in orari serali); sputare nei luoghi pubblici; abbandonare carte, bottiglie e qualsiasi altro tipo di rifiuti solidi o versare liquidi al di fuori degli appositi contenitori; gettare a terra sigarette o gomme masticate; collocare o affiggere manifesti fuori degli spazi destinati dall'amministrazione comunale; bagnarsi nelle vasche pubbliche ed utilizzare le stesse per il lavaggio di cose e animali; affiggere manifesti o volantini agli alberi, ai cartelli stradali o ad altre strutture recando danno alla vegetazione e ai beni pubblici. Le violazioni dell'ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa compresa tra 25 e 500 euro. 

I MOTIVI. Durante la presentazione dell'ordinanza, il sindaco Gaetano Vallescura ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad emanare il provvedimento. «Il fenomeno dei venditori ambulanti è serio», ha detto il primo cittadino di Silvi, «sta crescendo a dismisura e aumenta sempre più il numero di turisti infastiditi. Non è più possibile fare finta di niente, soprattutto per rispetto nei confronti di quei commercianti onesti e che già vivono un momento difficile dovuto alla crisi.

E' arrivato il momento di dire basta e iniziare un percorso verso la legalità, anche in collaborazione con i sindaci degli altri comuni costieri della provincia di Teramo (tra i quali dovrebbe presto esserci una riunione per discutere di questi problemi, ndc). Ai cittadini, invece, chiediamo di assumere dei comportamenti civili, che non dovrebbero essere oggetto di ordinanza. Silvi è una cittadina che vive di turismo e non ci possiamo permettere di dare un'immagine sporca e incivile».  Il consigliere Nicola Orsini ha aggiunto: «Invito le forze dell'ordine a dare sostegno alla nostra iniziativa». L'estate dei divieti, a Silvi, può avere inizio.

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