Un momento della Marcia della pace

TERAMO

In mille alla Marcia della pace dell'università / VIDEO E FOTOGALLERY

Grande partecipazione di Comuni, centri di ricerca e istituzioni per ribadire il no alla guerra in Ucraina

TERAMO. Il mondo della cultura riunito a Teramo marcia per la pace a sostegno dell’Ucraina. In mille partecipano al corteo organizzato dall'università diretta dal rettore Dino Mastrocola in collaborazione le altre università abruzzesi e con il Comune teramano. "La pace è cultura" è lo slogan scelto per ribadire il no alla guerra in Ucraina. 

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Da Teramo il no alla guerra
La manifestazione con inni e invocazioni alla pace (video di Luciano Adriani)

Grande la partecipazione del mondo universitario, scientifico e istituzionale al corteo partito alle 10 dalla Villa comunale fino all’ateneo di Coste Sant’Agostino dove c'è stato un momento di riflessione con interventi a tema dei docenti teramani e di due professoresse, una russa e una ucraina, in segno di unione dei due popoli. Da lì tutti al Parco fluviale per il finale.

L’iniziativa è ideata dal rettore Mastrocola e promossa da tutte le università abruzzesi, dall’Istituto di fisica nucleare del Gran Sasso, dall’Istituto zooprofilattico di Teramo, dall’Osservatorio di Collurania, dai conservatori musicali di Teramo, L’Aquila e Pescara, dal Gran Sasso Science Institute, dalla Rete delle università per lo sviluppo sostenibile, con il patrocinio del Ministero dell’università e della ricerca e della Conferenza dei rettori italiani e con la partecipazione delle università di Perugia, Politecnica delle Marche, associazioni, sindacati, ordini professionali ed enti territoriali.

"La marcia della pace è legata alla cultura", dice il rettore Mastrocola, "solo attraverso un percorso di scienza, formazione e conoscenza si può approdare alla pace duratura. Con i nostri percorsi formativi puntiamo a far crescere cittadini consapevoli che possano essere portatori di pace. La scelta del corteo non è stata casuale, una marcia impegna fisicamente e il cammino induce alla riflessione e al confronto".