Interrogazioni in aula, è scontro

3 Dicembre 2023

Roseto. Ginoble e Di Giuseppe: «Nugnes non può appropriarsi dei nostri quesiti»

ROSETO . Infuria la polemica da parte dei consiglieri di minoranza. Ad alimentarla sono Teresa Ginoble e Francesco Di Giuseppe dopo le dichiarazioni del sindaco Mario Nugnes nel question time, seduta dedicata alle interrogazioni alla giunta. Da quattro consigli sono all’ordine del giorno tre quesiti, uno della Ginoble e due di Di Giuseppe, i cui firmatari però non si presentano in aula, per ragioni che più volte hanno spiegato, inducendo la presidente Gabriella Recchiuti a dichiarare deserte le riunioni. Nell’ultima seduta, però, Nugnes ha preso l’iniziativa.
«Ho proposto ai consiglieri di maggioranza di fare proprie le tre interrogazioni e riformularle», ha affermato, «e se nel prossimo question time Ginoble e Di Giuseppe si presenteranno in aula, ritireremo i nostri provvedimenti, altrimenti se dovessero di nuovo disertare daremo una risposta alle interrogazioni». La presa di posizione ha colto di sorpresa i due esponenti dell’opposizione. «Recchiuti non sa come uscirne», evidenzia Ginoble, «perché ciò che ha proposto Nugnes non credo rientri in una procedura corretta. Non amiamo i formalismi, ma vogliamo semplicemente rispettare il regolamento. Fossi stata io la presidente del consiglio, per evitare questa situazione che ormai va avanti da diverse sedute, avrei convocato i capigruppo e trovato una soluzione. Poi vorrei precisare che nella mia interrogazione, presentata a giugno, non c’entra nulla il consultorio, come invece ha detto Nugnes. Questo strumento, forse, non è ben accetto da molti, anche perché mi sembra che neanche gli altri consiglieri di opposizione stiano presentando interrogazioni per il question time».
Molto duro il consigliere di Fratelli d’Italia Di Giuseppe. «Restiamo basiti dall’atteggiamento presuntuoso di questa amministrazione», tiene a sottolineare, «non si è mai vista in città una cosa del genere. Le interrogazioni di un consigliere non possono essere fatte proprie da altri, la democrazia non è questa. Ci sono diversi tipi di interrogazioni e noi vogliamo discutere le nostre in consiglio comunale, anche perché non sono a risposta immediata come dice il nuovo regolamento, che ricordo secondo noi è illegittimo e sul quale è prevista l’udienza del Tar il prossimo 17 gennaio sul ricorso da noi presentato contro l’istituzione del nuovo regolamento comunale. E abbiamo anche dei dubbi su come sia condotto il question time».
Luca Venanzi