SILVI MARINA. Un pensionato di 77 anni giunto ieri a Silvi con la sua famiglia da Frosinone per trascorrere un periodo di vacanza è morto questa mattina verso le 11 mentre si trovava in acqua a pochi metri dalla battigia. Il bagnino che lo ha visto accasciarsi improvvisamente nell'acqua ha dato immediatamente l'allarme e, insieme ad alcuni bagnanti che avevano assistito alla scena, l'hanno portato a braccia a riva. L'uomo è stato sottoposto alle cure di primo soccorso con il massaggio cardiaco poiché non dava alcun segno di vita, mentre nel giro di pochissimi minuti arrivavano sul posto due ambulanze, una della CRI di Silvi e l'altra, giunta da Montesilvano, dotata di moderne attrezzature di rianimazione. Contemporaneamente è arrivata l'eliambulanza dalla quale, non essendoci spazio sufficiente per il suo atterraggio poiché la spiaggia era piena di turisti, sono scesi con il varicello due sanitari. Purtroppo, per il turista di Frosinone non c'è stato nulla da fare, nonostante la straordinaria tempestività con sui è stato soccorso dal personale altamente qualificato che le ha tentate tutte con i grandi mezzi a disposizione per salvargli la vita. A quel punto i sanitari, constata la morte del turista, hanno comunicato al pilota dell'eliambulanza, rimasto a sorvolare per una decina di minuti il tratto di spiaggia compreso tra gli hotel Cirillo e Abruzzo Marina, che poteva tornare alla sua base.

«L'ho visto entrare tranquillamente in acqua - ha detto un giovane bagnino - e dopo poco tempo l'ho visto barcollare e cadere in acqua. Ho capito che si doveva trattare di un malore improvviso. Sono corso a soccorrerlo e con l'aiuto di alcuni bagnanti che avevano assistito alla scena, lo abbiamo portato a riva, mentre qualcuno lanciava l'allarme al 118 riferendo che il turista non dava segni di vita. In pochissimi minuti sul luogo sono arrivati i due mezzi con sanitari e infermieri e l'eliambulanza. Ma non c'è stato più nulla da fare. Uno dei medici intervenuti ha detto che si era trattato di un caso raro di infarto fulminante».