Investite da biciclette elettriche: due anziane ricoverate con fratture

L’anziana investita ieri mattina sulla ciclabile di Tortoreto con intorno i primi soccorritori
Una donna finisce a terra sul lungomare di Tortoreto, l’opposizione chiede un’ordinanza con limitazioni. L’altro incidente a Giulianova, colpita una 79enne. Lite tra i familiari e il giovane alla guida del mezzo
TORTORETO. Due incidenti nel giro di poche ore hanno visto coinvolte anziane investite da biciclette elettriche guidate da giovanissimi. In entrambi i casi le vittime hanno riportato traumi, fratture ed escoriazioni, per i quali si è reso necessario il ricovero in ospedale. L’incidente più recente si è verificato ieri mattina sul lungomare di Tortoreto, nei pressi del Lido 4 Palme, sotto gli occhi di decine di passanti. Domenica Caprioli di Montorio è stata colpita e fatta cadere a terra da un ragazzo che si è subito fermato per soccorrerla e chiamare il 118. Gli operatori sanitari le hanno riscontrato la frattura dell’anca e varie escoriazioni per le quali è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Omero. Conseguenze simili ha avuto l’incidente dello stesso tipo sabato sera in corso Nazario Sauro est a Giulianova.
Qui è stata ferita Claudia Rapetti, 79enne residente a Chiareto di Bellante, investita mentre attraversava la strada dalla bici elettrica guidata da un minorenne. L’anziana è finita a terra e anche in questo caso si è reso necessario l’intervento degli operatori del 118. Alla 79enne sono state riscontrate fratture all’anca e a un braccio che ne hanno comportato il ricovero nel reparto di Ortopedia dell’ospedale giuliese. L’incidente ha anche innescato un’accesa discussione – per fortuna senza ulteriori conseguenze – tra i familiari dell’investita, che erano con lei al momento dell’incidente, e il giovane in sella alla bici elettrica.
Sulla lunghissima serie di incidenti con bici elettriche e che ormai hanno cadenza quotidiana ha preso posizione la Fiab (Federazione italiana di ambiente e bicicletta) con il presidente Gianni Di Francesco: «Questi incidenti mettono in cattiva luce i mezzi a pedalata assistita, strumenti utilissimi per la mobilità sostenibile e valide alternative all’automobile», afferma.
Raffaele Di Marcello, architetto ed esperto di mobilità sostenibile, chiarisce che «occorre fare, però, distinzione tra le e-bike regolari e quelle fuorilegge, per le quali son necessari provvedimenti repressivi più incisivi, non potendo le stesse circolare né su strada, né tanto meno sulle piste ciclabili». Il tecnico ricorda che «secondo la normativa per poter circolare le e-bike devono montare un motore elettrico con potenza non superiore a 250 watt e il motore deve entrare in funzione solo se il ciclista spinge sui pedali e deve disattivarsi quando la velocità supera i 25 chilometri orari, oppure quando il ciclista smette di pedalare. Non è consentito montare un acceleratore manuale, a eccezione di un pulsante che permetta di attivare il motore anche a pedali fermi, purché con questa modalità il veicolo non superi i 6 chilometri orari, né avere in dotazione motori elettrici di potenza superiore a 250 watt per le bici classiche e 500 per le cargo bike».
Lo stesso discorso vale per i monopattini elettrici che possono circolare, solo sulle strade urbane con limite di velocità pari o inferiore a 50, se hanno una potenza massima di 500 watt con una velocità di 20 all’ora, limitata a 6 orari nelle aree pedonali. L’incidente sul lungomare tortoretano induce le consigliere comunali di opposizione Libera D’Amelio e Martina Del Sasso a chiedere l’intervento del sindaco Domenico Piccioni. «Non è più accettabile derubricare questi episodi a casi isolati», affermano, «giovani, spesso minorenni, sfrecciano in bicicletta elettrica a velocità elevata, in ogni ora del giorno e della sera, tra famiglie, bambini, anziani e turisti». Le rappresentanti di “Tortoreto al centro” chiedono un’ordinanza con limitazioni e multe.
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