L’infopoint in rovina diventa discarica e rifugio di disperati

Silvi, il chiosco abbandonato dell’area marina del Cerrano dà uno spettacolo indecente vicino a hotel e palasport
SILVI. Il chiosco informativo dell'area marina protetta "Torre di Cerrano" diventa rifugio per extracomunitari. In via Po a Silvi sud, tra la caserma dei carabinieri ed il palazzetto dello sport, c'è un casotto di legno bianco che doveva essere utilizzato come un info-point per le tante iniziative estive organizzate dal Parco marino. Ad oggi, dopo aver superato le intemperie dell'inverno, è li a mostrare solo le tabelle dei loghi degli enti che rappresenta appesi alle pareti laterali della struttura.
C'è il logo del ministero dell'Ambiente, seguito da quello della Cerrano Trade e quello dell'Amp. Facendo un giro attorno alla struttura non si fa fatica a constatare un evidente degrado. Le porte d'ingresso del casotto non ci sono, e ciò permette a chiunque di frequentarlo. Infatti andando a sbirciare, ogni angolo interno è dominato dalla sporcizia. A terra c'è di tutto, anche escrementi. Dall'entrata, lato palasport, c'è del materiale di legno accatastato assieme ad un apparecchio tv rotto.
Anche qui il disordine regna sovrano. Un residente fa notare: «Spesso il casotto del parco è frequentato da extracomunitari che lo usano per riposare e in alcuni casi farvi bisogni. E’ vergognoso che l'immagine di una riserva protetta si debba presentare in questo modo agli occhi dei turisti». In effetti proprio di fronte al chiosco c'è il nuovo complesso alberghiero e residenziale "Elena Resort", frequentato da centinaia di stranieri che, vagando negli spazi esterni all'hotel, non possono non imbattersi in un obbrobrio del genere che non fa onore neanche alla vicina stazione militare dei carabinieri. C’è poi un’altra segnalazione, sempre riguardo spazi gestiti dal parco marino del Cerrano. Riguarda il parco Nassirya che il Comune di Silvi nel 2012 aveva concesso in gestione all'ente parco in cambio di un breve tratto di concessione spiaggia in pieno centro città. Oggi il parco in questione, nelle foto inviate da un lettore, appare in evidente stato di abbandono con erba alta mai tagliata e sedie scaraventate a terra. Inoltre i cartelli che indicano la riserva protetta sono stati stradicati e capovolti.
Domenico Forcella
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