L’ira dei balneatori: «In spiaggia ancora  tanti rifiuti e detriti» 

Il presidente del CoBa si scaglia contro la ditta incaricata Diodoro: «Qui troppa lentezza, Romagna già pronta nonostante l’alluvione»

GIULIANOVA. lI consorzio dei balneatori CoBa di Giulianova, attraverso il segretario Gabriele Albani, denuncia lo stato attuale in cui versano le spiagge giuliesi, che si presentano ancora invase da detriti e sporcizia, oltretutto proprio a ridosso del ponte del 2 giugno.
Albani, con una nota, polemizza contro l'attuale gestore dei rifiuti urbani, la ditta Diodoro Ecologia, a sua detta troppo lenta nello svolgere le operazioni di pulizia delle spiagge, che in tal modo rischiano di non essere fruibili per il fine settimana. Cosi è intervenuto il segretario CoBa, facendo un confronto con la grave situazione in Emilia Romagna, dove però le spiagge, nonostante l'alluvione, risultano già da giorni pronte ad accogliere i bagnanti. «Lo scorso 19 maggio», afferma Albani, «ci sono state copiose precipitazioni che hanno interessato il centro sud Adriatico, con risvolti drammatici soprattutto in Romagna. Proprio per questo motivo, troviamo singolare che le nostre spiagge siano ancora invase da rifiuti legnosi e non, mentre il litorale romagnolo è pronto, nonostante sia stato nell'epicentro della tragedia: le nostre spiagge sono ancora indecenti, con i detriti sulla battigia letteralmente sotterrati e quindi neanche si può agevolmente passeggiare».
Questa situazione, a detta di Albani, continua a verificarsi nonostante un nuovo contratto con l'operatore ecologico, «migliore rispetto a quelli passati», perché prevede raccolte di rifiuti in spiaggia sia invernali che primaverili, mai avvenute fino ad oggi, a cui si aggiunge una continua interlocuzione con gli uffici tecnici e l' amministrazione comunale». «Probabilmente», sottolinea il segretario del Coba, « per novità ed inesperienza, il dialogo con il nuovo gestore dei rifiuti è complesso e lastricato di equivoci. Se queste sono le tempistiche per effettuare la pulizia della spiaggia, ci auguriamo solo che non piova: se dovesse succedere in estate, in piena stagione balneare, con una reazione così lenta da parte della ditta che si occupa dei rifiuti, si creerebbero seri problemi. Un conto è perdere dieci giorni a maggio, un altro paio di maniche perderli a luglio, sia a livello di fatturati sia proprio come mancanza sotto il profilo turistico».
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