La Asl ricorda le vittime di Covid: 896 morti in tre anni in provincia 

Discorsi, poesie e un momento di preghiera nell’atrio del terzo lotto dell’ospedale Mazzini Il direttore Di Giosia: «Giusto pensare a chi non c’è più e dire grazie a tutto il personale sanitario»

TERAMO. I numeri a raccontare vite che non ci sono più: ieri mattina, su iniziativa della Asl, nell’atrio del terzo lotto dell’ospedale Mazzini, si è svolta una cerimonia di commemorazione delle vittime del Covid, che in provincia di Teramo sono state 896 in tre anni.
Il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia ha voluto ricordare non solo la perdita di vite umane, ma anche l’impegno del personale sanitario sul fronte della pandemia, parlando dolorosamente in prima persona di questa tragedia sanitaria che gli ha portato via il fratello vittima del Covid. «Abbiamo deciso oggi di organizzare un momento di riflessione e di preghiera per ricordare chi ha combattuto una battaglia contro il Covid ma non ce l’ha fatta», ha detto nel suo discorso, «questa è una giornata dedicata ai nostri affetti che non ci sono più. In tre anni la pandemia ha radicalmente cambiato la vita di ognuno di noi. Ora che il peggio sembra passato è il momento della riflessione e del ricordo. La pandemia ci ha sottratto parenti, amici, vicini di casa, semplici conoscenti che hanno combattuto ma hanno perso la battaglia per la vita. Oggi commemoriamo 896 nostri cari che il Covid ci ha portato via in questi tre anni».
Ricordando le vittime ma anche coloro che sono sopravvissuti Di Giosia ha sottolineato l’impegno di tutto il personale sanitario. «In tanti sono sopravvissuti grazie all’impegno, allo strenuo impegno direi, del personale sanitario. Anche se adesso il coronavirus ha allentato la presa, e la Asl ha cercato di voltare pagina perché tutte le altre patologie continuano purtroppo a incalzare ed è nostro dovere dare una risposta sanitaria a tutto tondo alla nostra comunità, è ben impresso nella memoria di ognuno di noi che cosa hanno significato quei giorni di pandemia. È giusto dire grazie anche a tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che in un periodo così lungo, si sono spesi veramente tanto per curare e garantire la salute di tutti». Dopo il discorso di Di Giosia, la giornalista Tania Bonnici Castelli ha recitato una poesia dedicata alle vittime del Covid. Il vescovo Lorenzo Leuzzi ha concluso con un momento di preghiera.(d.p.)