La Cgil: in un anno persi mille posti ora regna il precariato

Roseto, iniziato il congresso provinciale del sindacato Oggi elezioni: verso la riconferma del segretario Di Dario

ROSETO. Primo giorno del congresso provinciale della Cgil: protagonista della giornata il segretario uscente Alberto Di Dario che ha illustrato, in un salone del “Lido d’Abruzzo” di Roseto affollato da 204 delegate e delegati in rappresentanza di 12 categorie sindacali provinciali, il bilancio dell’attività svolta. Di Dario è stato eletto il 7 dicembre 2012.

«La nostra provincia», ha osservato il segretario, «continua a soffrire dentro la crisi che sta modificando radicalmente il tessuto industriale e produttivo. I dati dell'Istat per il 2013 mostrano un calo degli occupati di mille unità, passando da 120mila occupati per il 2012 a 119mila per il 2013. Se guardiamo dentro i numeri, il divario è ancora più marcato: passiamo in agricoltura da 4mila a 3mila occupati, nelle costruzioni da 12mila a 11mila, nell'industria da 32mila a 30mila. Perdite compensate dal fatto che crescono gli addetti ai servizi che passano da 72mila a 75mila. Ma questo settore è caratterizzato da lavoro flessibile, ben diverso dal lavoro perso nel manifatturiero, nell'edilizia e nell'agricoltura». Il tasso di disoccupazione in provincia - ha precisato Di Dario - è pari al 9%, di cui maschile il 10% e femminile il 7,6%, minore rispetto al tasso di disoccupazione nazionale pari al 12,2% e a quello regionale dell'11, 4%. «Non bisogna tuttavia dimenticare il dato relativo all'inattività del 37,5% pari a circa 77mila unità che "teoricamente" non cercano lavoro perché pensano di non trovarlo», sottolinea amaramente, «dentro questi 77mila inattivi ci sono i giovani che vivono la realtà di un mercato del lavoro, in cui le leggi in questi anni hanno introdotto la precarietà ed una mentalità, ormai troppo diffusa, secondo la quale è giusto rinunciare a qualche diritto per lavorare. Il mondo giovanile è diviso tra quelli che studiano, senza una reale prospettiva occupazionale, quelli che non studiano e non cercano lavoro e quelli che consideriamo giovani fino a cinquant'anni perché, avendo sempre avuto contratti precari, non riescono ad andare a vivere fuori casa, né a costruirsi una vita da "adulti". Il nostro sistema insomma penalizza le risorse che potrebbero rilanciare il presente e costruire il futuro».

Di Dario annuncia un’iniziativa della Cgil sulle strutture pubbliche nell'orientamento al lavoro e nel ricollocamento dei giovani: «dobbiamo purtroppo registrare una totale sottovalutazione da parte dei nostri amministratori: basti pensare che oggi nei centri per l’impiego, mandati fuori i precari della Teramo Lavoro, operano Lsu che prestano un servizio così delicato senza aver ricevuto alcuna formazione, chiamati nella stessa maniera con cui altri sono stati mandati a pulire le strade». Tanti i temi toccati dal segretario, che in parte saranno approfonditi oggi nel prosieguo dei la vori con la tavola rotonda che si terrà alle 9 e nella relazione del segretario regionale Gianni Di Cesare che si terrà alle 12. Nel pomeriggio le operazioni elettorali che culmineranno con la convocazione del comitato direttivo per l’elezione del segretario. E con tuta probabilità si andrà a un Di Dario-bis.

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