TERAMO

La città perde 3mila abitanti. Residenti in calo dal 2019

A fine 2018 erano 54.443, poi è cominciato un calo costante che continua nel 2022: a fine luglio abitanti scesi a 51.655

TERAMO. Tremila residenti in meno nel comune di Teramo negli ultimi quattro anni: è un dato Istat riferito al periodo che va da gennaio 2019 a dicembre 2022, con una stima approssimativa per la parte finale dell'anno in corso.

Per la precisione: fino al 31 luglio scorso la perdita si è attestata 2.788 residenti nel quadriennio, con 236 residenti in meno nei primi sette mesi del 2022. Allargando la forbice di confronto, negli ultimi 15 anni il comune di Teramo è passato da 54.763 residenti del 2007 agli attuali 51.655: un calo che si è fatto sentire in modo particolare, e senza sporadici saldi positivi come accaduto nei periodi passati, a partire dal 2019, quando mese per mese un numero costante di teramani ha scelto di spostare la propria residenza altrove senza che quei “vuoti” venissero riempiti da nuovi residenti.

Al 31 dicembre 2018 erano 54.443 i residenti, diminuiti oggi del 5,12%. Il dato peggiore degli ultimi quindici anni è del 2020, complice l’elevata mortalità legata alle prime due ondate Covid, con 1.522 residenti persi; e il 2021 non ha frenato l'emorragia, seppure il calo sia stato di “sole” 585 unità. Va detto che l’intera realtà provinciale teramana, scesa sotto i 300mila abitanti con 1.702 residenti persi nel corso del 2021, vede un calo generalizzato della popolazione, ma con una tenuta migliore della fascia costiera rispetto all’entroterra e al capoluogo.

Il sisma 2016/2017, la pandemia e la crisi occupazionale hanno influito probabilmente sulle scelte di vita di molte famiglie, ma c'è chi analizzando la situazione di Teramo ritiene che le cause siano ascrivibili anche all'amministrazione. Il gruppo consiliare “Cittadini in comune” in una nota parla di «scarsa attrattività di Teramo per cittadini e aziende, che fuggono come sta facendo una florida industria, presente da anni in contrada Scalepicchio, che fra pochi mesi si trasferirà nella zona industriale di Villa Zaccheo, nel comune di Castellalto.

Questa repellenza oggettiva della città di Teramo si declina con servizi comunali scarsi, dal decoro e igiene urbani, ai servizi amministrativi comunali; con tariffe superiori ai contesti vicini; con supporti alle famiglie e alle imprese inadeguati al contesto e al periodo storico; con l’assenza di agevolazioni fiscali per le famiglie e le aziende che decidessero di stabilirsi a Teramo; con il complessivo sistema comunale che non regge il confronto con le realtà limitrofe, sia costiere che interne. Purtroppo, questi sono i risultati di una gestione fallimentare che ha fatto retrocedere il capoluogo ad un anonimo comune che vive da quattro anni uno spopolamento gigantesco», conclude il gruppo consiliare.