l’azienda di basciano 

La Di Stefano monta l’albero a San Pietro

BASCIANO. È cominciato ieri in piazza San Pietro a Roma l'allestimento del tradizionale albero di Natale, che quest'anno è stato reso possibile grazie al gruppo Di Stefano di Basciano. A curare i...

BASCIANO. È cominciato ieri in piazza San Pietro a Roma l'allestimento del tradizionale albero di Natale, che quest'anno è stato reso possibile grazie al gruppo Di Stefano di Basciano. A curare i lavori in Vaticano per la sistemazione del maestoso abete rosso di circa 120 anni, proveniente dai boschi di Andalo in Trentino, è stata per la prima volta un'azienda teramana. «Ci siamo occupati dello scarico e del montaggio dell'albero natalizio, donato dal Trentino», dice Massimiliano Di Stefano, uno dei titolari, «abbiamo impiegato due gru: la prima, che è anche la più grande, ha sollevato l'abete dalla punta; il secondo mezzo, un camion gru ha invece fatto "basculare" l'albero, di altezza ragguardevole, dalla base per posizionarlo correttamente in verticale».
Il gruppo Di Stefano – in cui sono impiegate circa 100 persone e che è specializzato in noleggio autogru, trasporti eccezionali, progettazione dei sollevamenti – già nel 2020 aveva collaborato a titolo gratuito all'allestimento natalizio in Vaticano, trasportando alcuni accessori del presepe monumentale di Castelli, ospitato a San Pietro nello scorso dicembre, e occupandosi interamente dell'intervento di smontaggio del precedente albero di Natale. «L'operazione odierna, offerta a titolo gratuito come gesto solidale raccogliendo quanto ribadito sempre da Papa Francesco», spiega Massimiliano Di Stefano, «prosegue una collaborazione iniziata da tempo. Oggi (ieri, ndc) sono intervenute sei persone, tra cui i nostri gruisti Camillo, Antonello e Maurizio, oltre a me e mio fratello Denis. Ci ha accompagnato anche mio figlio Benedetto, di 14 anni, che è già intento a seguire le orme di famiglia e ha assistito attivamente al montaggio dell'albero». Quest'anno l'accensione delle luci sul colossale abete, alto 28 metri per un peso complessivo di 80 quintali, che sarà decorato con sfere di legno di provenienza trentina, è in programma nel pomeriggio del 10 dicembre dopo l'udienza di Papa Francesco, rinnovando una tradizione introdotta 40 anni fa, precisamente nel 1982, da Giovanni Paolo II.
Chiara Di Giovannantonio
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