La strada fantasma di Cermignano

11 Settembre 2011

Lunga un chilometro, costata 444mila euro, non porta da nessuna parte

CERMIGNANO. Nelle splendide campagne di Cermignano, a ridosso del Vomano, compare all'improvviso una strada nuova. È un rettilineo di un chilometro. Dritto, ampio. E deserto. Così com'è, inutile: va a morire in una stradina di campagna tortuosa e sfasciata.

Nel punto in cui il misterioso rettilineo comincia, ovvero la curva in cui la provinciale 23D lascia il percorso di lungofiume e comincia a salire verso Cermignano e Montegualtieri, un tabellone di cantiere scolorito rivela cos'è. O meglio, cosa dovrebbe essere.

L'opera nasce da un'intesa Governo-Regione Abruzzo e da un accordo di programma quadro finanziato da una ex delibera Cipe del 2003. Si legge: «Finanziamenti destinati agli interventi infrastrutturali, industriali e artigianali nelle aree depresse». In particolare, la strada sarebbe un'infrastruttura «a servizio delle aree industriali e artigianali sulla destra idrografica del Vomano». L'ente appaltante è il Comune di Cermignano. L'importo del finanziamento era di 700mila euro ma per i lavori, a base d'asta, ne sono stati spesi 444.722. I lavori sono iniziati nel 2007 e apparentemente sono finiti. Non c'è traccia di cantiere aperto. Tuttavia il tabellone è ancora lì e sulla nuova strada non c'è segnaletica, né orizzontale né verticale. Insomma: un'inquietante via di mezzo tra la classica «cattedrale nel deserto» e l'altrettanto classica «incompiuta».

Su cosa sia quella strada non ha dubbi Anna Luisa De Fermo, proprietaria dei terreni agricoli sui quali è stata costruita. «È uno scempio inutile, uno sfregio alla mia azienda agricola e uno spreco di soldi pubblici», dice l'imprenditrice, che si è battuta invano contro il Comune per contrastare l'esproprio e ora sta continuando la sua battaglia legale con un altro scopo. «Non voglio né indennizzi né risarcimenti», dice, «voglio che venga ripristinato lo stato dei luoghi e che quei soldi siano restituiti alla Regione. Se quella strada nasce a servizio delle aree industriali e artigianali, com'è scritto, allora non ci siamo. Nelle vicinanze, a Piane Vomano, c'è un'area artigianale. Ma in realtà è adibita a deposito di mezzi, e sta per insediarvisi una sola azienda. Inoltre, sono deserte anche le aree produttive più in alto, quelle vicine a Cermignano capoluogo». Facendo qualche chilometro, si può constatare che in effetti è così: un'unica ditta risulta attiva nel circondario.

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