La villa comunale è ridotta a pezzi

I vandali distruggono i giochi e il verde, il laghetto è diventato una fogna

TERAMO. La villa comunale di Teramo sembra cadere a pezzi. Il luogo in cui i teramani dovrebbero trascorrere il tempo libero e magari le ora più calde durante l'estate è diventato un percorso di guerra. Giochi imbrattati, staccionate rotte, un laghetto su cui galleggiano buste di plastica e un cantiere aperto da anni sono solo alcuni dei problemi che affliggono l'area.

Dopo aver ricevuto una segnalazione da parte di un lettore sullo stato pietoso delle strutture interne siamo andati a controllare la situazione. 

LAVORI IN CORSO.
Basta addentrarsi di pochi passi all'interno dell'area verde per rendersi conto che c'è qualcosa che non va. Un cartello segnala la presenza del cantiere nato per collegare il parco con il sottopassaggio di piazza Garibaldi. A guardare più attentamente, però, ci si accorge che quel cantiere da diversi mesi non dovrebbe essere più lì. I lavori, appaltati per 2 milioni e 500mila euro, dovevano finire nell'ottobre 2009 ma lo stato delle cose lascia presagire che ci vorranno ancora molti giorni prima della riconsegna dei lavori. 

LAGHETTO-FOGNA.
Spostandosi poco più avanti ci si trova di fronte al laghetto e cammindano lungo il ponte di legno che lo attraversa si notano gli uccelli che popolano lo specchio d'acqua dormire tra bottiglie e buste di plastica. Una visione poco edificante, come quella che si presenta nel lungolago dove le piante, cresciute in maniera incontrollata, impediscono il passaggio a piedi e quasi tutte le staccionate sono pericolanti a causa dell'incuria e dell'azione di alcuni vandali. Vandali che si sono divertiti a imbrattare anche i giochi destinati ai più piccoli.

SCRITTE FOLLI.
Nelle aree destinate ai bambini, infatti, è un'impresa trovare un gioco in condizioni decenti. Altalene e scivoli che dovrebbero essere più sicuri in quanto destinati ai più piccoli, sono rotti e quando va bene sono ricoperti di vernice. Seduto li accanto c'è un bambino accompagnato dal nonno ma dopo pochi minuti lasciano il parco probabilmente infastiditi dallo stato dell'arredo. La furia dei vandali non si è limitata solo a cestini e staccionate.

Qualcuno, pensando di fare cosa gradita all'amata, ha ritenuto giusto fare le sue dediche imbrattando i tronchi degli alberi che da una vita rappresentano il polmone verde della città. Scritte che non hanno risparmiato neanche le due costruzioni vicino al laghetto che sono ricoperte da disegni di difficile comprensione. Inoltre, da una costruzione escono fuori alcuni tubi scoperti che potrebbero essere pericolosi per chi passeggia nella zona.  Così la villa che per anni ha rappresentato un luogo di ritrovo per i teramani, è diventata un'area decadente e pericolosa. Soprattutto per i bambini della scuola elementare Michelessi che si trova a due passi lontana. (p.c.)

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