Lanciotti, 5 giorni di ricerche a vuoto

27 Settembre 2024

Ieri sul Gran Sasso le operazioni sono state ostacolate dal forte vento, che ha impedito l’intervento di elicottero e droni

PIETRACAMELA. Anche il quinto giorno di ricerche di Giorgio Lanciotti, il 35enne artigiano di Pineto scomparso sul Gran Sasso sabato scorso durante un’escursione solitaria in alta quota, è trascorso senza novità. Ieri a ridosso del “gigante che dorme” la fitta coltre di nuvole che aveva ostacolato le ricerche nei giorni precedenti non c’è stata, almeno fino al primo pomeriggio, ma i soccorritori hanno dovuto fare i conti con un nuovo ostacolo: il vento, che ha soffiato tutto il giorno in modo consistente e ha impedito l’utilizzo dei mezzi aerei. In realtà l’elicottero dei vigili del fuoco è decollato da Pescara e ha fatto qualche giro di perlustrazione in tarda mattinata, poi però è dovuto rientrare per evitare rischi. Quanto ai droni, non hanno proprio potuto alzarsi in volo.
Le ricerche, dunque, sono state condotte da squadre di terra. Una squadra del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo ha concentrato la propria attività lungo il versante sud-est del Corno Grande, passando al setaccio ghiaioni e canali della zona. Ma non è questo l’unico versante dove potrebbe essere caduto Lanciotti, che sabato scorso nel primo pomeriggio aveva raggiunto, partendo da Prati di Tivo, la vetta orientale del Corno Grande come si vede nel video da lui stesso postato su Instagram.
Il passare dei giorni ha ovviamente quasi azzerato le speranze di ritrovare Lanciotti in vita, considerate non solo la natura dei luoghi ma anche le rigide temperature notturne che già si registrano a quelle quote. Tuttavia familiari e amici tengono ancora accesa la fiammella della speranza. Le ricerche riprenderanno oggi e si spera che cada il vento.(red.te)